Calcio
INTER - Zanetti: "Ci siamo rimasti male per Lukaku, Zirkzee? Vediamo, Lautaro e Barella rinnovano"
02.05.2024 10:56 di Redazione

Javier Zanetti, ex calciatore e capitano dell'Inter, attuale vice presidente dei nerazzurri, ha rilasciato un'intervista a Radio Serie A: "Inzaghi è entrato nel cuore dei tifosi perché trasmette la sua calma. Qualcuno poi magari si arrabbia per una sostituzione o per un risultato, ma lui è innamorato della famiglia dell'Inter. Ad Appiano è sempre sorridente, questo vuol dire tanto. Perchè è speciale? Nel rimanere calmo e sereno nei momenti di difficoltà, era consapevole di ciò che potesse fare credendo nel suo lavoro. E' stato molto criticato esternamente, ma la società l'ha supportato. Quando scegli un allenatore devi dargli il tempo necessario per lavorare e capire che ci sono dei percorsi che passano anche da momenti di difficoltà. Bisogna accompagnare l'allenatore. Vedevamo che la squadra non meritava di perdere in tante partite poi perse, perché la prestazione c'è sempre stata. Essere arrivati in finale di Champions ha portato a credere ancora in Simone e abbiamo avuto ragione. Perdonare Lukaku? Non so se sia la parola giusta. Noi ci siamo rimasti male soprattutto per la tempistica e perché non è stato chiaro dall'inizio, se fosse stato chiaro fin da subito avremmo fatto un'altra strategia sul mercato. E' andata così ma gli auguro una grande carriera. Lautaro quando fa gol si trasforma, non sembra lui, dimostra quanta voglia c'era di arrivare a questo momento. Rinnova al 100%. Lui e Barella rinnoveranno sicuramente. C'è questa predisposizione da parte loro e da parte nostra di continuare insieme. Zirkzee? Parliamo di un grandissimo giocatore, giovane, talentuoso e forte fisicamente. Servirebbe a qualsiasi squadra che lotta per obiettivi importanti. Vediamo se si presenterà questa opportunità, magari un pensierino potremmo farlo. Lui con Thuram e Lautaro sarebbero tre attaccanti forti e molto giovani. L'anno prossimo l'obiettivo sarà vincere il campionato, andare più avanti in Champions e ci sarà anche il Mondiale per club, una competizione molto importante. Per questo servirà una rosa ampia. L'intenzione è che la squadra rimanga tale e che non vada via nessuno. Vediamo in questi ragazzi la voglia di continuare, siamo felici perché c'è una base molto forte. Se poi si presenteranno delle opportunità per migliorare la squadra lo faremo volentieri, restando nei nostri parametri. Thuram si è adattato così bene fin dall'inizio. Ha trovato sintonia con Lauti, non era semplice per un attaccante che arrivava da un calcio completamente diverso. Lo ha fatto fin dall'inizio e lo vedevi sorridente, felice. La sintonia con Lautaro? Ci ha sorpreso tutti, è nata fin da subito. Avendo tutti e due diverse caratteristiche si sono trovati subito. E si sono trovati anche fuori dal campo, sono sempre insieme. Così funziona meglio anche in campo. Frattesi? Ogni volta che entrava ha dato il suo contributo. Vedere esplodere San Siro dopo la partita col Verona è stato uno dei momenti in cui ci siamo detti di essere molto vicini. Sapevamo ciò che i nuovi potessero dare in campo, ma abbiamo visto anche ciò che hanno dato fuori dal campo. Calhanoglu ha una grandissima personalità, è un trascinatore. Meritava di vincere il campionato in questa maniera. Mkhitaryan è il cervello della squadra, non bisogna spiegargli nulla. E' sempre generoso con i compagni. Barella ha fatto un campionato straordinario, da leader e trascinatore. Si è messo sempre al servizio dei compagni. Dimarco ha realizzato il sogno da bambino. E' cresciuto con noi, poi è andato via ed è tornato uomo. Si è visto l'interismo che ha dentro, quanto tenesse a vincere con questa maglia. Sommer? Mi dispiace sia stato valutato così in quel momento. Dà grandissima sicurezza, è molto serio e professionale. Ci fa piacere avere giocatori così in rosa. Delle volte si giudica senza entrare nel profondo e senza conoscere le persone. Spinelli, il preparatore, è un grande tifoso interista. Mi ha detto 'non sai quanto sono felice, potrei smettere adesso'. Voleva l'opportunità di lavorare con noi, era il suo sogno. Ha fatto un grandissimo lavoro. Dzeko avrebbe meritato lo Scudetto perché ha sempre dimostrato grande affetto nei confronti dell'Inter e gli piaceva stare in questa famiglia. Sarebbe stato tra i più contenti. Marotta Leafue? Fa ridere quando vedi che c'è una squadra che ha dominato il campionato dall'inizio alla fine. C'è poco da dire".

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INTER - Zanetti: "Ci siamo rimasti male per Lukaku, Zirkzee? Vediamo, Lautaro e Barella rinnovano"

di Napoli Magazine

02/05/2024 - 10:56

Javier Zanetti, ex calciatore e capitano dell'Inter, attuale vice presidente dei nerazzurri, ha rilasciato un'intervista a Radio Serie A: "Inzaghi è entrato nel cuore dei tifosi perché trasmette la sua calma. Qualcuno poi magari si arrabbia per una sostituzione o per un risultato, ma lui è innamorato della famiglia dell'Inter. Ad Appiano è sempre sorridente, questo vuol dire tanto. Perchè è speciale? Nel rimanere calmo e sereno nei momenti di difficoltà, era consapevole di ciò che potesse fare credendo nel suo lavoro. E' stato molto criticato esternamente, ma la società l'ha supportato. Quando scegli un allenatore devi dargli il tempo necessario per lavorare e capire che ci sono dei percorsi che passano anche da momenti di difficoltà. Bisogna accompagnare l'allenatore. Vedevamo che la squadra non meritava di perdere in tante partite poi perse, perché la prestazione c'è sempre stata. Essere arrivati in finale di Champions ha portato a credere ancora in Simone e abbiamo avuto ragione. Perdonare Lukaku? Non so se sia la parola giusta. Noi ci siamo rimasti male soprattutto per la tempistica e perché non è stato chiaro dall'inizio, se fosse stato chiaro fin da subito avremmo fatto un'altra strategia sul mercato. E' andata così ma gli auguro una grande carriera. Lautaro quando fa gol si trasforma, non sembra lui, dimostra quanta voglia c'era di arrivare a questo momento. Rinnova al 100%. Lui e Barella rinnoveranno sicuramente. C'è questa predisposizione da parte loro e da parte nostra di continuare insieme. Zirkzee? Parliamo di un grandissimo giocatore, giovane, talentuoso e forte fisicamente. Servirebbe a qualsiasi squadra che lotta per obiettivi importanti. Vediamo se si presenterà questa opportunità, magari un pensierino potremmo farlo. Lui con Thuram e Lautaro sarebbero tre attaccanti forti e molto giovani. L'anno prossimo l'obiettivo sarà vincere il campionato, andare più avanti in Champions e ci sarà anche il Mondiale per club, una competizione molto importante. Per questo servirà una rosa ampia. L'intenzione è che la squadra rimanga tale e che non vada via nessuno. Vediamo in questi ragazzi la voglia di continuare, siamo felici perché c'è una base molto forte. Se poi si presenteranno delle opportunità per migliorare la squadra lo faremo volentieri, restando nei nostri parametri. Thuram si è adattato così bene fin dall'inizio. Ha trovato sintonia con Lauti, non era semplice per un attaccante che arrivava da un calcio completamente diverso. Lo ha fatto fin dall'inizio e lo vedevi sorridente, felice. La sintonia con Lautaro? Ci ha sorpreso tutti, è nata fin da subito. Avendo tutti e due diverse caratteristiche si sono trovati subito. E si sono trovati anche fuori dal campo, sono sempre insieme. Così funziona meglio anche in campo. Frattesi? Ogni volta che entrava ha dato il suo contributo. Vedere esplodere San Siro dopo la partita col Verona è stato uno dei momenti in cui ci siamo detti di essere molto vicini. Sapevamo ciò che i nuovi potessero dare in campo, ma abbiamo visto anche ciò che hanno dato fuori dal campo. Calhanoglu ha una grandissima personalità, è un trascinatore. Meritava di vincere il campionato in questa maniera. Mkhitaryan è il cervello della squadra, non bisogna spiegargli nulla. E' sempre generoso con i compagni. Barella ha fatto un campionato straordinario, da leader e trascinatore. Si è messo sempre al servizio dei compagni. Dimarco ha realizzato il sogno da bambino. E' cresciuto con noi, poi è andato via ed è tornato uomo. Si è visto l'interismo che ha dentro, quanto tenesse a vincere con questa maglia. Sommer? Mi dispiace sia stato valutato così in quel momento. Dà grandissima sicurezza, è molto serio e professionale. Ci fa piacere avere giocatori così in rosa. Delle volte si giudica senza entrare nel profondo e senza conoscere le persone. Spinelli, il preparatore, è un grande tifoso interista. Mi ha detto 'non sai quanto sono felice, potrei smettere adesso'. Voleva l'opportunità di lavorare con noi, era il suo sogno. Ha fatto un grandissimo lavoro. Dzeko avrebbe meritato lo Scudetto perché ha sempre dimostrato grande affetto nei confronti dell'Inter e gli piaceva stare in questa famiglia. Sarebbe stato tra i più contenti. Marotta Leafue? Fa ridere quando vedi che c'è una squadra che ha dominato il campionato dall'inizio alla fine. C'è poco da dire".