Il Punto
L'EX - Maggio: "Ndicka? Anche a me successe prima di una gara con il Porto, è stata la sensazione più brutta della mia vita"
16.04.2024 09:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Christian Maggio, ex terzino del Napoli, ha subìto lo stesso problema che ha accusato Evan N'Dicka, difensore della Roma, come ha spiegato al Corriere della Sera: "È stato il momento più brutto della mia vita, ho avuto paura di morire. Prima di capire cosa mi stesse succedendo ho pensato al peggio. In quei momenti lì, il dolore al petto è forte e ti manca il respiro. La mia esperienza è comunque diversa da quella di Ndicka, lui stava giocando, si son fermati e tempestivamente ha avuto tutti i soccorsi del caso, sinceramente guardando in tv ho pensato al peggio, per fortuna l’infarto è stato scongiurato ed è in ripresa. Gli faccio gli auguri, guarirà completamente e tornerà più forte di prima. Bastò un mesetto per riprendermi, alla fine ho dovuto superare anche un problema emotivo, poi avuto il nulla osta dai medici del Napoli ho ripreso senza alcun problema. Successe in allenamento prima della sfida di Europa League contro il Porto. Una botta e un dolore abbastanza forte, mi sottoposero a una risonanza e non c’era nulla. Il dolore persisteva anche se non era continuo e dunque non dava troppa preoccupazione. Mi vengono i brividi se penso a cosa sarebbe potuto accadere. Non respiravo, la sensazione è di soffocamento, una specie di pugnalata al petto. La diagnosi fu chiara, il recupero totale durò un mesetto. Ma se ripenso a quel viaggio in aereo e a quello che poteva capitarmi mi sento una persona fortunata. Sono qui e sto benissimo, come immagino anche Ndicka tra qualche giorno".

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16/04/2024 - 09:04

NAPOLI - Christian Maggio, ex terzino del Napoli, ha subìto lo stesso problema che ha accusato Evan N'Dicka, difensore della Roma, come ha spiegato al Corriere della Sera: "È stato il momento più brutto della mia vita, ho avuto paura di morire. Prima di capire cosa mi stesse succedendo ho pensato al peggio. In quei momenti lì, il dolore al petto è forte e ti manca il respiro. La mia esperienza è comunque diversa da quella di Ndicka, lui stava giocando, si son fermati e tempestivamente ha avuto tutti i soccorsi del caso, sinceramente guardando in tv ho pensato al peggio, per fortuna l’infarto è stato scongiurato ed è in ripresa. Gli faccio gli auguri, guarirà completamente e tornerà più forte di prima. Bastò un mesetto per riprendermi, alla fine ho dovuto superare anche un problema emotivo, poi avuto il nulla osta dai medici del Napoli ho ripreso senza alcun problema. Successe in allenamento prima della sfida di Europa League contro il Porto. Una botta e un dolore abbastanza forte, mi sottoposero a una risonanza e non c’era nulla. Il dolore persisteva anche se non era continuo e dunque non dava troppa preoccupazione. Mi vengono i brividi se penso a cosa sarebbe potuto accadere. Non respiravo, la sensazione è di soffocamento, una specie di pugnalata al petto. La diagnosi fu chiara, il recupero totale durò un mesetto. Ma se ripenso a quel viaggio in aereo e a quello che poteva capitarmi mi sento una persona fortunata. Sono qui e sto benissimo, come immagino anche Ndicka tra qualche giorno".