Il Punto
NM LIVE - Toni Iavarone: “In questa emergenza il calcio navigherà a vista, previsioni sulla ripresa non sono assolutamente possibili”
19.03.2020 18:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - TONI IAVARONE, giornalista, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: "Di certezze, purtroppo, non ce ne sono anche perché credo che le scadenze dei provvedimenti per il contenimento del virus saranno prorogate, a partire dalla riapertura delle scuole, quindi sicuramente anche il calcio navigherà a vista, previsioni non sono assolutamente possibili, oltre a fare ipotesi non si può fare nulla. Il calciatore è un lavoratore molto atipico, è una sorta di lavoratore dipendente ma a tempo determinato, poi non credo che i calciatori si lascino decurtare lo stipendio così, è chiaro che le società di calcio sono delle aziende come tante altre, ma ci sono già in atto delle misure previste nell’ultimo decreto, il cosiddetto “Cura Italia”, con le quali si da un aiuto anche al mondo dello sport. Chi ha ragione tra Ascierto e Galli? A me piace ricordare soprattutto il portiere Giovanni Galli anziché il dottor Galli… Battute a parte, se vogliamo dare per oro colato quello che dice Galli, dobbiamo riconoscere che fa implicitamente una grande ammissione di colpa perché sostiene che la sperimentazione fatta già a Bergamo, non ha funzionato, non ha dato frutti, perché probabilmente ci sono stati degli errori nella somministrazione del medicinale, contrariamente a quanto sta accadendo a Napoli, sono dichiarazioni che si ritorcono contro lo stesso scienziato milanese. Aggiungo che non c’è stata nemmeno comunicazione all’interno della comunità scientifica, mentre dovrebbe essere basilare in queste circostanze la massima condivisione delle esperienze. Poi se abbiamo chiesto alla politica di non fare polemiche e lavorare sodo, il mondo della sanità dovrebbe dare un esempio migliore. La maggior parte dei napoletani resta a casa, anche lavorando, poi c’è una percentuale fisiologica che sembra non volersi arrendere all’evidenza e dobbiamo sperare che non aumenti, anche perché abbiamo una sanità perennemente in emergenza che sarebbe messa a dura prova con un’evoluzione negativa del contagio, nonostante si stia lavorando per aumentare strutture adeguate alla cura del COVID-19. Allo stato attuale, la soluzione più praticabile, sarebbe cristallizzare la classifica e decidere in base a quello che è successo, se assegnare o meno lo scudetto, assegnando solo i posti per le competizioni europee. È chiaro che speriamo che quanto prima si possa ripartire, ma è una speranza più che una certezza, ma considerati anche i contagi di diversi calciatori e non solo in Italia, bisogna comportarsi e decidere con massima cautela, aspettando che questa quarantena possa dare quanto prima i frutti sperati".

 

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19/03/2024 - 18:20

NAPOLI - TONI IAVARONE, giornalista, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: "Di certezze, purtroppo, non ce ne sono anche perché credo che le scadenze dei provvedimenti per il contenimento del virus saranno prorogate, a partire dalla riapertura delle scuole, quindi sicuramente anche il calcio navigherà a vista, previsioni non sono assolutamente possibili, oltre a fare ipotesi non si può fare nulla. Il calciatore è un lavoratore molto atipico, è una sorta di lavoratore dipendente ma a tempo determinato, poi non credo che i calciatori si lascino decurtare lo stipendio così, è chiaro che le società di calcio sono delle aziende come tante altre, ma ci sono già in atto delle misure previste nell’ultimo decreto, il cosiddetto “Cura Italia”, con le quali si da un aiuto anche al mondo dello sport. Chi ha ragione tra Ascierto e Galli? A me piace ricordare soprattutto il portiere Giovanni Galli anziché il dottor Galli… Battute a parte, se vogliamo dare per oro colato quello che dice Galli, dobbiamo riconoscere che fa implicitamente una grande ammissione di colpa perché sostiene che la sperimentazione fatta già a Bergamo, non ha funzionato, non ha dato frutti, perché probabilmente ci sono stati degli errori nella somministrazione del medicinale, contrariamente a quanto sta accadendo a Napoli, sono dichiarazioni che si ritorcono contro lo stesso scienziato milanese. Aggiungo che non c’è stata nemmeno comunicazione all’interno della comunità scientifica, mentre dovrebbe essere basilare in queste circostanze la massima condivisione delle esperienze. Poi se abbiamo chiesto alla politica di non fare polemiche e lavorare sodo, il mondo della sanità dovrebbe dare un esempio migliore. La maggior parte dei napoletani resta a casa, anche lavorando, poi c’è una percentuale fisiologica che sembra non volersi arrendere all’evidenza e dobbiamo sperare che non aumenti, anche perché abbiamo una sanità perennemente in emergenza che sarebbe messa a dura prova con un’evoluzione negativa del contagio, nonostante si stia lavorando per aumentare strutture adeguate alla cura del COVID-19. Allo stato attuale, la soluzione più praticabile, sarebbe cristallizzare la classifica e decidere in base a quello che è successo, se assegnare o meno lo scudetto, assegnando solo i posti per le competizioni europee. È chiaro che speriamo che quanto prima si possa ripartire, ma è una speranza più che una certezza, ma considerati anche i contagi di diversi calciatori e non solo in Italia, bisogna comportarsi e decidere con massima cautela, aspettando che questa quarantena possa dare quanto prima i frutti sperati".