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TV - "Legends - Ci vediamo a Napoli", Renica: "Mi piacerebbe Pioli in panchina, ma anche Italiano", Di Fusco: "Il Napoli può arrivare in Conference League", Ferrario: "Prenderei Allegri", Bruscolotti: "Italiano mi piace", Vidigal: "Napoli è una città meravigliosa e speciale"
18.04.2024 10:40 di Napoli Magazine

E' andata in onda mercoledì 17 aprile la decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV. Con la padrona di casa, Jolanda De Rienzo, e le due leggende del Napoli, Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco, in studio le due ex colonne difensive azzurre Moreno Ferrario e Giuseppe Bruscolotti, e in collegamento dal Portogallo il centrocampista dei primi anni del 2000, Josè Luis Vidigal.

 

DICHIARAZIONI RENICA

 

Legends, Renica: "Col Frosinone i soliti errori difensivi. Allenatore? Mi piace Pioli, ma servono giocatori forti per tornare a vincere"

 

"La fase difensiva, in particolare sulle palle inattive, anche contro il Frosinone, si è confermato come il vero problema del Napoli. Quello che ha impedito alla squadra di lottare per le prime posizioni in classifica questa stagione. Non è possibile veder ripetere sempre gli stessi errori. L'allenatore su queste cose può e deve intervenire, ma nessuno di quelli che si sono susseguiti in panchina è stato capace di farlo. Miglior tecnico possibile per il Napoli il prossimo anno? Non è una domanda facile a cui trovare risposta, soprattutto perché tutto dipenderà dal mercato che la società avrà intenzione di fare. In ogni caso, spero si scelga un allenatore bravo. Pioli lo sarebbe, mi piace anche Italiano, sebbene la mia preferenza vada di più al primo. Ma, ripeto, servono soprattutto i giocatori forti per tornare a vincere o a lottare per farlo", queste le dichiarazioni di Alessandro Renica nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

DICHIARAZIONI DI FUSCO

 

Legends, Di Fusco: "Gol subiti? Anche col Frosinone sbagliano tutti, da Anguissa a Meret"

 

"In occasione del primo gol di Cheddira, Rrahmani cerca di prendere posizione in area, ma lo fa dimenticandosi completamente dell'attaccante che avrebbe dovuto seguire e, infatti, appena si volta, lui gli taglia alle spalle e, quando arriva il cross, tra i due ci sono quasi due metri di distanza. Sul rigore, invece, praticamente c'è un buco tra difesa e centrocampo, che sarebbe dovuto essere coperto dal centrocampista centrale, in quel caso Anguissa, che si sarebbe dovuto inserire per assorbire l'inserimento. Purtroppo oltre ai difensori e ai centrocampisti, devo dire che anche il portiere ha le sue colpe, perché se Meret, in quella come in altre occasioni, avesse tenuto la difesa ordinata certe cose non sarebbero accadute", queste le dichiarazioni di Raffaele Di Fusco nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Corsa europea? Continuo a dire che il Napoli, realisticamente, può al massimo aspirare nella Conference League. Per la Champions vedo favorite le altre, in particolare Bologna e Roma, e anche per l'Europa League, ha davanti squadre messe meglio". Ha concluso, infine, Di Fusco.

 

DICHIARAZIONI FERRARIO

 

Legends, Ferrario: "Il problema del Napoli evidentemente non era Garcia, l'anno prossimo prenderei Allegri"

 

"Tutti i gol presi dal Napoli in stagione? Il calcio è cambiato e si gioca più di posizione e reparto e meno sull'uomo, il che implica una più alta possibilità di commettere certi errori. Io alleno i bambini e cerco soprattutto di insegnare loro a difendere come si faceva un tempo. Anche perché oggi quasi nessuno più lo fa a grandi livelli. Bisognerebbe insegnare a tornare a marcare anche a uomo, come fanno Atalanta e Torino e questo si vede nelle loro partite", queste le dichiarazioni di Moreno Ferrario nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Credo che Di Francesco abbia studiato molto bene il Napoli, notando come gli azzurri, in occasioni come quella che ha portato al rigore, subiscano gli inserimenti centrali avversari a causa della troppa distanza tra i reparti. Purtroppo, poi, il reparto arretrato oggi difende di posizione, senza sapere dove si trova l'attaccante avversario. Ho l'impressione, vedendo le partite, che per tentare il fuorigioco tenendo alta linea, non si copra adeguatamente e quelli che sono centimetri diventano metri a favore dell'attaccante. Il calcio va avanti, certo, ma la regola è sempre la stessa: con una buona difesa riesci a lottare per le prime posizioni in classifica. Allenatori? Evidentemente il problema non era Garcia, che è andato via ed era quarto. I troppi cambi in panchina non favoriscono mai. Per ripartire l'anno prossimo punterei su un tecnico magari antipatico, ma che pensa prima di tutto a subire poco. Il nome? Non piacerà alla piazza, ma prenderei Allegri", ha proseguito l'ex giocatore del Napoli nel suo intervento a Legends.    

 

"Un ricordo di Napoli? Sono tutti meravigliosi, come i momenti vissuti in azzurro. Oggi, ovunque incontri un napoletano mi sento sempre ringraziare. Ma dovrei essere io a farlo con tutti i tifosi di questa meravigliosa maglia, che non ci hanno mai abbandonato, anche negli anni più difficili, quelli prima dell'arrivo di Maradona". Ha concluso, infine, Ferrario.

 

DICHIARAZIONI BRUSCOLOTTI

 

Legends, Bruscolotti: "Manca un lavoro settimanale e gli errori si vedono in partita"

 

"E' una stagione che purtroppo è nata male e sta finendo peggio. Per certi versi è deprimente vedere quello che accade ogni domenica. Io credo che manchi un lavoro settimanale ripetuto negli allenamenti sulla fase difensiva e per questo vediamo e rivediamo sempre gli stessi errori. Ai nostri tempi certi gol non li avremmo subiti. Persino Maradona si allenava nel tenere le giuste posizioni. Quando non ci sono i giusti insegnamenti tattici, poi, accadono queste cose. E questo perché la fase difensiva non la fanno solo i difensori, ma anche i centrocampisti e gli attaccanti. E nel Napoli sbagliano troppo spesso tutti, restando impalati a guardare cosa accade. Invece, ci vuole sempre la collaborazione di tutti, dal portiere dall'attaccante. Tanti gol ai miei tempi erano tamponati proprio dalle chiamate del portiere", queste le dichiarazioni di Giuseppe Bruscolotti nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Allenatori? Prima di tutto è necessario capire quali giocatori resteranno e quali andranno via, perché ora, dopo una stagione del genere, potrebbe esserci una fuga da parte di questi. Italiano mi piace, ma avrebbero dovuto prenderlo l'anno scorso per una continuità dopo Spalletti. Credo ci voglia soprattutto un tecnico capace di saper ricostruire, riportando tranquillità nello spogliatoio e in tutto l'ambiente. Un po' come faceva con noi Marchesi. Non solo durante la gara, ma anche quando la preparavamo settimanalmente e lui ci diceva che se proprio non potevamo vincerla, l'importante sarebbe stato non perderla". Ha concluso, infine, Bruscolotti.

 

DICHIARAZIONI VIDIGAL

 

Legends, Vidigal: "Napoli scarico dopo scudetto vinto. Ricordo la passione della città, vi racconto la sera della vittoria con l'Inter"

 

"Quest'anno il Napoli ha avuto soprattutto problemi dal punto di vista psicologico. Uno scudetto come quello dell'anno scorso non è stato facile da vincere, non solo sotto l'aspetto fisico, ma, forse, soprattutto sotto quello mentale. E se non ricarichi bene le batterie poi tornare a lottare per ripeterti diventa molto difficile. Così finisci col pagare dazio rispetto a società fortissime come Milan, Inter e Juve", queste le dichiarazioni di Josè Luis Vidigal nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Dal punto di vista tattico, guardando ciò che accade in partita, poi, la squadra è irriconoscibile rispetto alla passata stagione. In campo è troppo lunga, il che complica in maniera importante la fase di riconquista della palla e quella di ripartenza negli spazi. Marchi di fabbrica dell'anno scorso. In queste ultime giornate, sarebbe fondamentale cambiare gli atteggiamenti senza palla e ridurre le distanze tra le linee, il che tornerebbe anche a favorire la qualità dei giocatori che possono fare la differenza. Al resto dovrebbe pensare lo spirito di gruppo che è stato decisivo l'anno scorso", ha proseguito l'ex giocatore del Napoli nel suo intervento a Legends.   

 

"Un mio ricordo di Napoli? Parliamo di una piazza diversa, speciale, in cui succedono cose che altrove sono inimmaginabili. Il rapporto con i tifosi e la città è stato subito meraviglioso. Dal primo giorno in cui sono arrivato ho capito che si viveva in un'atmosfera diversa. Anche se era spesso difficile uscire di casa senza essere fermato. Persino un semplice giro con la famiglia, senza che qualcuno ti chiedesse un abbracci o un autografo o una foto era impossibile. Ma quello è simbolo di grande passione. Ricordo perfettamente quando, dopo una vittoria contro l'Inter per 1-0 in casa, andai a mangiare una pizza con mia moglie. Ero coperto fino alla testa per non farmi riconoscere, senza contare come fosse circa mezzanotte, tant'è che pensavo che non avrebbero mai capito chi ero, quando all'improvviso, mentre camminavo per strada, una macchina si accostò, si fermò e sentii urlare: "Vidigal sei un grande". Che città meravigliosa". Ha concluso, infine, il portoghese.

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di Napoli Magazine

18/04/2024 - 10:40

E' andata in onda mercoledì 17 aprile la decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV. Con la padrona di casa, Jolanda De Rienzo, e le due leggende del Napoli, Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco, in studio le due ex colonne difensive azzurre Moreno Ferrario e Giuseppe Bruscolotti, e in collegamento dal Portogallo il centrocampista dei primi anni del 2000, Josè Luis Vidigal.

 

DICHIARAZIONI RENICA

 

Legends, Renica: "Col Frosinone i soliti errori difensivi. Allenatore? Mi piace Pioli, ma servono giocatori forti per tornare a vincere"

 

"La fase difensiva, in particolare sulle palle inattive, anche contro il Frosinone, si è confermato come il vero problema del Napoli. Quello che ha impedito alla squadra di lottare per le prime posizioni in classifica questa stagione. Non è possibile veder ripetere sempre gli stessi errori. L'allenatore su queste cose può e deve intervenire, ma nessuno di quelli che si sono susseguiti in panchina è stato capace di farlo. Miglior tecnico possibile per il Napoli il prossimo anno? Non è una domanda facile a cui trovare risposta, soprattutto perché tutto dipenderà dal mercato che la società avrà intenzione di fare. In ogni caso, spero si scelga un allenatore bravo. Pioli lo sarebbe, mi piace anche Italiano, sebbene la mia preferenza vada di più al primo. Ma, ripeto, servono soprattutto i giocatori forti per tornare a vincere o a lottare per farlo", queste le dichiarazioni di Alessandro Renica nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

DICHIARAZIONI DI FUSCO

 

Legends, Di Fusco: "Gol subiti? Anche col Frosinone sbagliano tutti, da Anguissa a Meret"

 

"In occasione del primo gol di Cheddira, Rrahmani cerca di prendere posizione in area, ma lo fa dimenticandosi completamente dell'attaccante che avrebbe dovuto seguire e, infatti, appena si volta, lui gli taglia alle spalle e, quando arriva il cross, tra i due ci sono quasi due metri di distanza. Sul rigore, invece, praticamente c'è un buco tra difesa e centrocampo, che sarebbe dovuto essere coperto dal centrocampista centrale, in quel caso Anguissa, che si sarebbe dovuto inserire per assorbire l'inserimento. Purtroppo oltre ai difensori e ai centrocampisti, devo dire che anche il portiere ha le sue colpe, perché se Meret, in quella come in altre occasioni, avesse tenuto la difesa ordinata certe cose non sarebbero accadute", queste le dichiarazioni di Raffaele Di Fusco nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Corsa europea? Continuo a dire che il Napoli, realisticamente, può al massimo aspirare nella Conference League. Per la Champions vedo favorite le altre, in particolare Bologna e Roma, e anche per l'Europa League, ha davanti squadre messe meglio". Ha concluso, infine, Di Fusco.

 

DICHIARAZIONI FERRARIO

 

Legends, Ferrario: "Il problema del Napoli evidentemente non era Garcia, l'anno prossimo prenderei Allegri"

 

"Tutti i gol presi dal Napoli in stagione? Il calcio è cambiato e si gioca più di posizione e reparto e meno sull'uomo, il che implica una più alta possibilità di commettere certi errori. Io alleno i bambini e cerco soprattutto di insegnare loro a difendere come si faceva un tempo. Anche perché oggi quasi nessuno più lo fa a grandi livelli. Bisognerebbe insegnare a tornare a marcare anche a uomo, come fanno Atalanta e Torino e questo si vede nelle loro partite", queste le dichiarazioni di Moreno Ferrario nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Credo che Di Francesco abbia studiato molto bene il Napoli, notando come gli azzurri, in occasioni come quella che ha portato al rigore, subiscano gli inserimenti centrali avversari a causa della troppa distanza tra i reparti. Purtroppo, poi, il reparto arretrato oggi difende di posizione, senza sapere dove si trova l'attaccante avversario. Ho l'impressione, vedendo le partite, che per tentare il fuorigioco tenendo alta linea, non si copra adeguatamente e quelli che sono centimetri diventano metri a favore dell'attaccante. Il calcio va avanti, certo, ma la regola è sempre la stessa: con una buona difesa riesci a lottare per le prime posizioni in classifica. Allenatori? Evidentemente il problema non era Garcia, che è andato via ed era quarto. I troppi cambi in panchina non favoriscono mai. Per ripartire l'anno prossimo punterei su un tecnico magari antipatico, ma che pensa prima di tutto a subire poco. Il nome? Non piacerà alla piazza, ma prenderei Allegri", ha proseguito l'ex giocatore del Napoli nel suo intervento a Legends.    

 

"Un ricordo di Napoli? Sono tutti meravigliosi, come i momenti vissuti in azzurro. Oggi, ovunque incontri un napoletano mi sento sempre ringraziare. Ma dovrei essere io a farlo con tutti i tifosi di questa meravigliosa maglia, che non ci hanno mai abbandonato, anche negli anni più difficili, quelli prima dell'arrivo di Maradona". Ha concluso, infine, Ferrario.

 

DICHIARAZIONI BRUSCOLOTTI

 

Legends, Bruscolotti: "Manca un lavoro settimanale e gli errori si vedono in partita"

 

"E' una stagione che purtroppo è nata male e sta finendo peggio. Per certi versi è deprimente vedere quello che accade ogni domenica. Io credo che manchi un lavoro settimanale ripetuto negli allenamenti sulla fase difensiva e per questo vediamo e rivediamo sempre gli stessi errori. Ai nostri tempi certi gol non li avremmo subiti. Persino Maradona si allenava nel tenere le giuste posizioni. Quando non ci sono i giusti insegnamenti tattici, poi, accadono queste cose. E questo perché la fase difensiva non la fanno solo i difensori, ma anche i centrocampisti e gli attaccanti. E nel Napoli sbagliano troppo spesso tutti, restando impalati a guardare cosa accade. Invece, ci vuole sempre la collaborazione di tutti, dal portiere dall'attaccante. Tanti gol ai miei tempi erano tamponati proprio dalle chiamate del portiere", queste le dichiarazioni di Giuseppe Bruscolotti nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Allenatori? Prima di tutto è necessario capire quali giocatori resteranno e quali andranno via, perché ora, dopo una stagione del genere, potrebbe esserci una fuga da parte di questi. Italiano mi piace, ma avrebbero dovuto prenderlo l'anno scorso per una continuità dopo Spalletti. Credo ci voglia soprattutto un tecnico capace di saper ricostruire, riportando tranquillità nello spogliatoio e in tutto l'ambiente. Un po' come faceva con noi Marchesi. Non solo durante la gara, ma anche quando la preparavamo settimanalmente e lui ci diceva che se proprio non potevamo vincerla, l'importante sarebbe stato non perderla". Ha concluso, infine, Bruscolotti.

 

DICHIARAZIONI VIDIGAL

 

Legends, Vidigal: "Napoli scarico dopo scudetto vinto. Ricordo la passione della città, vi racconto la sera della vittoria con l'Inter"

 

"Quest'anno il Napoli ha avuto soprattutto problemi dal punto di vista psicologico. Uno scudetto come quello dell'anno scorso non è stato facile da vincere, non solo sotto l'aspetto fisico, ma, forse, soprattutto sotto quello mentale. E se non ricarichi bene le batterie poi tornare a lottare per ripeterti diventa molto difficile. Così finisci col pagare dazio rispetto a società fortissime come Milan, Inter e Juve", queste le dichiarazioni di Josè Luis Vidigal nel corso della decima puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV.

 

"Dal punto di vista tattico, guardando ciò che accade in partita, poi, la squadra è irriconoscibile rispetto alla passata stagione. In campo è troppo lunga, il che complica in maniera importante la fase di riconquista della palla e quella di ripartenza negli spazi. Marchi di fabbrica dell'anno scorso. In queste ultime giornate, sarebbe fondamentale cambiare gli atteggiamenti senza palla e ridurre le distanze tra le linee, il che tornerebbe anche a favorire la qualità dei giocatori che possono fare la differenza. Al resto dovrebbe pensare lo spirito di gruppo che è stato decisivo l'anno scorso", ha proseguito l'ex giocatore del Napoli nel suo intervento a Legends.   

 

"Un mio ricordo di Napoli? Parliamo di una piazza diversa, speciale, in cui succedono cose che altrove sono inimmaginabili. Il rapporto con i tifosi e la città è stato subito meraviglioso. Dal primo giorno in cui sono arrivato ho capito che si viveva in un'atmosfera diversa. Anche se era spesso difficile uscire di casa senza essere fermato. Persino un semplice giro con la famiglia, senza che qualcuno ti chiedesse un abbracci o un autografo o una foto era impossibile. Ma quello è simbolo di grande passione. Ricordo perfettamente quando, dopo una vittoria contro l'Inter per 1-0 in casa, andai a mangiare una pizza con mia moglie. Ero coperto fino alla testa per non farmi riconoscere, senza contare come fosse circa mezzanotte, tant'è che pensavo che non avrebbero mai capito chi ero, quando all'improvviso, mentre camminavo per strada, una macchina si accostò, si fermò e sentii urlare: "Vidigal sei un grande". Che città meravigliosa". Ha concluso, infine, il portoghese.