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IL PARERE - Cobolli Gigli: "Le regole si devono rispettare, Vlahovic investimento intelligente per la Juventus in ottica Champions"
26.01.2022 17:23 di Napoli Magazine

L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Le regole si devono rispettare. Nel caso della Juventus, non credo che ci sia una ricapitalizzazione ma la garanzia, con l’obiettivo del risanamento, dell’azionista di maggioranza che permette un esborso più che straordinario non essendo coerente con i parametri attuali. Per immedesimarmi nell’attuale Juventus, che dovrà poi ridimensionarsi, nel tempo, come stipendi di giocatori e di politica di acquisti, al momento, data la situazione precaria riguardo all’anno prossimo, dovrà qualificarsi per la Champions altrimenti i conti saranno ancora più in rosso. Qui scatta il pensiero intelligente di un imprenditore che dice che, mettendo Vlahovic nell’attacco della Juventus, le probabilità aumentano. Evidentemente, è un rischio e, in questo senso, io condivido l’operazione ma dovrebbe essere supportata da delle cessioni. E’ altamente probabile, purtroppo, che con l’arrivo di Vlahovic non ci sia il rinnovo di Dybala. Dico purtroppo perché ho grande stima di Dybala e sarebbe un sacrificio che, come tifoso, capisco con dispiacere. Dybala già ambiva meritatamente ad un arrotondamento della sua attuale retribuzione; erano arrivati quasi alla conclusione ma, poi, c’è stato qualche passo indietro e qualche dichiarazione del nuovo amministratore delegato Arrivabene. Vale, dunque, il ragionamento di un giornalista importante come Condò che ha detto che, rinnovando Dybala, si paga sì uno stipendio alto ma non devono comprare un giocatore. Se lo si perde per prendere un giocatore, invece, non si ha solo uno stipendio alto ma anche l’ammortamento dell’acquisto del giocatore. Domande dell'azionista sulla gestione? La strada seguita dalla Juventus è stata quella di andare su acquisti e stipendi particolarmente elevati. Ci sono, però, esempi in Italia di poche società di calcio che, nonostante il Covid, sono ancora in una situazione di attivo. Il Napoli è una di queste perché la gestione di De Laurentiis è stata sempre intelligente e oculata che ha permesso anche di remunerare gli azionisti. Poi, ci sono esempi clamorosi come l’Atalanta ma anche altri precedenti come il Cagliari di Cellino e l’Udinese di Pozzo. Quest’ultimo, in particolare, ha intravisto nel calcio non solo un’avventura sportiva romantica ma anche un’avventura di affare perché una società per azioni nasce in un’ottica di profitto e di dividendi. Preferenza per il Napoli nella lotta scudetto? Certamente sì purché non lo vinca l’Inter. Ho simpatia per il Napoli, la città di Napoli e per i tifosi napoletani. Ne ho un po’ meno ma tanta stima per il presidente De Laurentiis per il suo carattere ma la mia stima dipende dal fatto che ha preso una squadra in Serie C, l’ha riportata in Serie A in poco tempo e, lavorando in un’ottica di costi contenuti e di profitto, non si può che dire che sia un buon manager e che amministra bene i suoi soldi. Momento giusto per l'acquisto di Vlahovic? Io ritengo che, se prima c’era il 35% di probabilità di arrivare quarti, con l’arrivo di Vlahovic, le percentuali possano passare al 51%. Siccome è essenziale per la vita futura della Juventus continuare a fare la Champions e, possibilmente, restarci il più possibile, penso che sia un investimento intelligente. Per di più, arriva in una squadra che è ancora in Champions e può contribuire con i suoi gol a portarla avanti perché se solo si passano due turni sono soldi che arrivano a casa. Il suo arrivo non è solo in ottica di qualificazione Champions per l’anno prossimo ma in quella di prendere più soldi possibile da quella di quest’anno. Gli ultimi allenatori non hanno portato a casa una lira mentre Allegri, pur non vincendola mai, è arrivato due volte in finale“.

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IL PARERE - Cobolli Gigli: "Le regole si devono rispettare, Vlahovic investimento intelligente per la Juventus in ottica Champions"

di Napoli Magazine

26/01/2024 - 17:23

L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Le regole si devono rispettare. Nel caso della Juventus, non credo che ci sia una ricapitalizzazione ma la garanzia, con l’obiettivo del risanamento, dell’azionista di maggioranza che permette un esborso più che straordinario non essendo coerente con i parametri attuali. Per immedesimarmi nell’attuale Juventus, che dovrà poi ridimensionarsi, nel tempo, come stipendi di giocatori e di politica di acquisti, al momento, data la situazione precaria riguardo all’anno prossimo, dovrà qualificarsi per la Champions altrimenti i conti saranno ancora più in rosso. Qui scatta il pensiero intelligente di un imprenditore che dice che, mettendo Vlahovic nell’attacco della Juventus, le probabilità aumentano. Evidentemente, è un rischio e, in questo senso, io condivido l’operazione ma dovrebbe essere supportata da delle cessioni. E’ altamente probabile, purtroppo, che con l’arrivo di Vlahovic non ci sia il rinnovo di Dybala. Dico purtroppo perché ho grande stima di Dybala e sarebbe un sacrificio che, come tifoso, capisco con dispiacere. Dybala già ambiva meritatamente ad un arrotondamento della sua attuale retribuzione; erano arrivati quasi alla conclusione ma, poi, c’è stato qualche passo indietro e qualche dichiarazione del nuovo amministratore delegato Arrivabene. Vale, dunque, il ragionamento di un giornalista importante come Condò che ha detto che, rinnovando Dybala, si paga sì uno stipendio alto ma non devono comprare un giocatore. Se lo si perde per prendere un giocatore, invece, non si ha solo uno stipendio alto ma anche l’ammortamento dell’acquisto del giocatore. Domande dell'azionista sulla gestione? La strada seguita dalla Juventus è stata quella di andare su acquisti e stipendi particolarmente elevati. Ci sono, però, esempi in Italia di poche società di calcio che, nonostante il Covid, sono ancora in una situazione di attivo. Il Napoli è una di queste perché la gestione di De Laurentiis è stata sempre intelligente e oculata che ha permesso anche di remunerare gli azionisti. Poi, ci sono esempi clamorosi come l’Atalanta ma anche altri precedenti come il Cagliari di Cellino e l’Udinese di Pozzo. Quest’ultimo, in particolare, ha intravisto nel calcio non solo un’avventura sportiva romantica ma anche un’avventura di affare perché una società per azioni nasce in un’ottica di profitto e di dividendi. Preferenza per il Napoli nella lotta scudetto? Certamente sì purché non lo vinca l’Inter. Ho simpatia per il Napoli, la città di Napoli e per i tifosi napoletani. Ne ho un po’ meno ma tanta stima per il presidente De Laurentiis per il suo carattere ma la mia stima dipende dal fatto che ha preso una squadra in Serie C, l’ha riportata in Serie A in poco tempo e, lavorando in un’ottica di costi contenuti e di profitto, non si può che dire che sia un buon manager e che amministra bene i suoi soldi. Momento giusto per l'acquisto di Vlahovic? Io ritengo che, se prima c’era il 35% di probabilità di arrivare quarti, con l’arrivo di Vlahovic, le percentuali possano passare al 51%. Siccome è essenziale per la vita futura della Juventus continuare a fare la Champions e, possibilmente, restarci il più possibile, penso che sia un investimento intelligente. Per di più, arriva in una squadra che è ancora in Champions e può contribuire con i suoi gol a portarla avanti perché se solo si passano due turni sono soldi che arrivano a casa. Il suo arrivo non è solo in ottica di qualificazione Champions per l’anno prossimo ma in quella di prendere più soldi possibile da quella di quest’anno. Gli ultimi allenatori non hanno portato a casa una lira mentre Allegri, pur non vincendola mai, è arrivato due volte in finale“.