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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, si vola a +8 sul Milan e "fonti certe" mi assicurano che i 38 punti totalizzati finora non scompariranno dopo la sosta"
09.11.2022 21:18 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli vince ancora e vola a +8 sul Milan, sempre secondo in classifica pur essendo inciampato in uno scialbo pari a reti bianche in quel di Cremona. Eppure c'è chi preferisce concentrarsi sulla Juventus lontana anni luce, sull'Inter, sulle romane, oltre che sui campioni d'Italia. Per carità, i campionati non si vincono a novembre, ma noto con un certo stupore che quasi tutti gli allenatori avversari che hanno affrontato il Napoli faticano enormemente ad evidenziare la forza e la concretezza della squadra di Spalletti, che sta battendo chiunque si trovi dinanzi, affidandosi al concetto che "il campionato è ancora lungo". E fin qui ci siamo tutti. Ma quando sento dire che "dopo la sosta per i Mondiali può succedere di tutto", ecco, su queste parole, onestamente fatico a trovare un senso logico. Vi assicuro che "fonti certe" mi hanno assicurato che i 38 punti totalizzati dal Napoli finora non scompariranno dopo la competizione in Qatar. A meno che gli uomini di Spalletti decidano di non giocare piu' a calcio, non vedo perche' la sosta per i Mondiali dovrebbe rappresentare per le inseguitrici (lontane decine di punti) un'occasione per rimontare la classifica, dando per scontato che la pausa potrebbe far male a tal punto al Napoli da renderlo praticamente sconfitto per tutte le partite dell'anno nuovo. Onestamente, considerata la forza dimostrata dalla squadra nelle prime 14 apparizioni, mi sembra un'ipotesi alquanto difficile da realizzare. Poi e' chiaro che nel calcio tutto puo' succedere, ma ad oggi non vedo segnali che lasciano pensare che questa tesi possa concretizzarsi da qui alle prossime partite. Lo si e' visto anche contro l'Empoli, un avversario ostico che si e' barricato in difesa. Per 65 minuti, ad onor del vero, di occasioni offensive se ne sono contate ben poche, se si escludono due tiri di Raspadori e Mario Rui, ma poi il guizzo e' arrivato dal bomber rimasto imbottigliato fino a quel momento: Victor Osimhen. Il nigeriano, capocannoniere con 8 gol all'attivo, si e' letteralmente inventato, con uno scatto dei suoi, il penalty, realizzato da Lozano. Rigore nettissimo, come ha sottolineato anche Spalletti nel post partita, a differenza di Zanetti che ha parlato di un "rigorino" che ha visto solo lui. L'arbitro Pairetto non ha avuto dubbi. E bene ha fatto, perchè il tocco di Marin c'è stato. E poi, da li' tutto in discesa. Prima l'espulsione di Luperto e poi il raddoppio volante di Zielinski, su perfetto assist del 'Chucky' Lozano. Ingresso provvidenziale del messicano, come pure quelli di Piotr e di Elmas. Ho avuto l'impressione che un po' di stanchezza, dopo la presa di Bergamo, fosse ancora nelle gambe dei centrocampisti (sempre provvidenziali e utili, ma meno brillanti rispetto al solito), mentre il gigante che ha sovrastato tutto e tutti in difesa è stato nuovamente Kim, ottimamente assistito da Di Lorenzo e Ostigard. Poi un paio di pensieri rapidi: Raspadori lo preferisco centrale, piuttosto che a sinistra, dove si e' sofferto un po', con Mario Rui che in un paio di occasioni e' andato in difficolta'. In attesa di Kvara, probabilmente con Elmas sulla corsia mancina si dialoga di piu' nella costruzione del gioco, senza dimenticare nemmeno Olivera chiaramente. Inoltre in tutta sincerità contro un Empoli guardingo, non avrei rinunciato inizialmente a Zielinski, consapevole che Ndombele non ha fatto male ma, dopo le sportellate a centrocampo, con la contemporanea presenza di Anguissa, si e' avvertita una lieve mancanza di idee nel fraseggio per gli attaccanti soprattutto nella prima parte del match, con il risultato che Politano non e' riuscito a trovare il varco giusto, Raspadori veniva spesso anticipato e Osimhen e' rimasto isolato senza poter incidere. Fortuna che, con i cambi, la musica e' cambiata, mosse utili per accendere la miccia nell'uomo con la maschera. Merito del tecnico, bravo a raddrizzare una partita tutt'altro che semplice ed a far sentire parte del gruppo anche Demme e Simeone. Questo per far capire che qui nessuno vola di fantasia, che lo spirito resta critico, anche se non bisogna dimenticare nemmeno che questa squadra ha totalizzato 54 gol in 20 partite tra campionato e Champions, ottenendo la decima vittoria di fila in serie A. Gli altri annaspano, mente qui si gode a suon di gol. Tutto il resto è noia. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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09/11/2024 - 21:18

NAPOLI - Il Napoli vince ancora e vola a +8 sul Milan, sempre secondo in classifica pur essendo inciampato in uno scialbo pari a reti bianche in quel di Cremona. Eppure c'è chi preferisce concentrarsi sulla Juventus lontana anni luce, sull'Inter, sulle romane, oltre che sui campioni d'Italia. Per carità, i campionati non si vincono a novembre, ma noto con un certo stupore che quasi tutti gli allenatori avversari che hanno affrontato il Napoli faticano enormemente ad evidenziare la forza e la concretezza della squadra di Spalletti, che sta battendo chiunque si trovi dinanzi, affidandosi al concetto che "il campionato è ancora lungo". E fin qui ci siamo tutti. Ma quando sento dire che "dopo la sosta per i Mondiali può succedere di tutto", ecco, su queste parole, onestamente fatico a trovare un senso logico. Vi assicuro che "fonti certe" mi hanno assicurato che i 38 punti totalizzati dal Napoli finora non scompariranno dopo la competizione in Qatar. A meno che gli uomini di Spalletti decidano di non giocare piu' a calcio, non vedo perche' la sosta per i Mondiali dovrebbe rappresentare per le inseguitrici (lontane decine di punti) un'occasione per rimontare la classifica, dando per scontato che la pausa potrebbe far male a tal punto al Napoli da renderlo praticamente sconfitto per tutte le partite dell'anno nuovo. Onestamente, considerata la forza dimostrata dalla squadra nelle prime 14 apparizioni, mi sembra un'ipotesi alquanto difficile da realizzare. Poi e' chiaro che nel calcio tutto puo' succedere, ma ad oggi non vedo segnali che lasciano pensare che questa tesi possa concretizzarsi da qui alle prossime partite. Lo si e' visto anche contro l'Empoli, un avversario ostico che si e' barricato in difesa. Per 65 minuti, ad onor del vero, di occasioni offensive se ne sono contate ben poche, se si escludono due tiri di Raspadori e Mario Rui, ma poi il guizzo e' arrivato dal bomber rimasto imbottigliato fino a quel momento: Victor Osimhen. Il nigeriano, capocannoniere con 8 gol all'attivo, si e' letteralmente inventato, con uno scatto dei suoi, il penalty, realizzato da Lozano. Rigore nettissimo, come ha sottolineato anche Spalletti nel post partita, a differenza di Zanetti che ha parlato di un "rigorino" che ha visto solo lui. L'arbitro Pairetto non ha avuto dubbi. E bene ha fatto, perchè il tocco di Marin c'è stato. E poi, da li' tutto in discesa. Prima l'espulsione di Luperto e poi il raddoppio volante di Zielinski, su perfetto assist del 'Chucky' Lozano. Ingresso provvidenziale del messicano, come pure quelli di Piotr e di Elmas. Ho avuto l'impressione che un po' di stanchezza, dopo la presa di Bergamo, fosse ancora nelle gambe dei centrocampisti (sempre provvidenziali e utili, ma meno brillanti rispetto al solito), mentre il gigante che ha sovrastato tutto e tutti in difesa è stato nuovamente Kim, ottimamente assistito da Di Lorenzo e Ostigard. Poi un paio di pensieri rapidi: Raspadori lo preferisco centrale, piuttosto che a sinistra, dove si e' sofferto un po', con Mario Rui che in un paio di occasioni e' andato in difficolta'. In attesa di Kvara, probabilmente con Elmas sulla corsia mancina si dialoga di piu' nella costruzione del gioco, senza dimenticare nemmeno Olivera chiaramente. Inoltre in tutta sincerità contro un Empoli guardingo, non avrei rinunciato inizialmente a Zielinski, consapevole che Ndombele non ha fatto male ma, dopo le sportellate a centrocampo, con la contemporanea presenza di Anguissa, si e' avvertita una lieve mancanza di idee nel fraseggio per gli attaccanti soprattutto nella prima parte del match, con il risultato che Politano non e' riuscito a trovare il varco giusto, Raspadori veniva spesso anticipato e Osimhen e' rimasto isolato senza poter incidere. Fortuna che, con i cambi, la musica e' cambiata, mosse utili per accendere la miccia nell'uomo con la maschera. Merito del tecnico, bravo a raddrizzare una partita tutt'altro che semplice ed a far sentire parte del gruppo anche Demme e Simeone. Questo per far capire che qui nessuno vola di fantasia, che lo spirito resta critico, anche se non bisogna dimenticare nemmeno che questa squadra ha totalizzato 54 gol in 20 partite tra campionato e Champions, ottenendo la decima vittoria di fila in serie A. Gli altri annaspano, mente qui si gode a suon di gol. Tutto il resto è noia. 

 

 

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