L'Editoriale
L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Ci tappiamo le orecchie dinanzi alla stupidità antisportiva, ci basta essere pieni del Napoli in fuga"
06.11.2022 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli vola, forte della sua maturità tecnica, tattica, fisica e di squadra. La vittoria contro l'Atalanta è stata una nuova perla, da aggiungere alle altre collezionate sui campi d'Italia e d'Europa. In tanti, complice l'assenza di Kvaratskhelia (tenuto a riposo in via precauzionale), speravano in un impiego di Raspadori al suo posto. In troppi, dopo aver letto il nome di Elmas tra i titolari prescelti da Spalletti, avevano storto il naso. E' tempo dunque di cospargersi il capo di cenere per costoro, ha avuto ragione il tecnico. Perche' non solo Elmas ha segnato il gol decisivo, ma ha anche tenuto testa all'impegno mostrando carattere e qualità. Al di la' del macedone, pero', colui il quale merita a mio avviso la palma di migliore in campo è stato ancora una volta Victor Osimhen. L'ho visto sinceramente dispiaciuto dopo il rigore concesso all'Atalanta per il suo involontario tocco di mano, ma la reazione avuta in seguito e' stata a dir poco portentosa: prima il gol di testa, su perfetto assist di Zielinski, dopo il corner battuto corto con Elmas, e poi la serie di finte, e contrasti vinti con l'inerme Demiral, prima di servire l'assist al bacio per Eljif. Decisivo Victor, decisivo Elmas, decisivo Spalletti. Il tutto con una squadra brava a non scomporsi in difesa, dove Kim continua a giganteggiare, spalleggiato dagli ottimi Di Lorenzo, Olivera e Juan Jesus, senza dimenticare il reattivo Meret, e grazie al lavoro di congiunzione disegnato da Lobotka, Anguissa e Zielinski, con i subentrati Ndombele e Politano che pure non hanno sfigurato. Se la mira di Lozano, essenzialmente nei duelli a centrocampo e negli assist per Osimhen, non e' stata delle migliori, va detto che nel contesto di squadra i rischi corsi dagli azzurri (al di la' della rocambolesca traversa colpita dagli orobici con Lookman) sono stati davvero pochi. Nonostante ciò, anche Gasperini si è aggiunto alla lista degli allenatori che hanno sentenziato a fine gara di non aver meritato la sconfitta. Ho onestamente apprezzato di piu' Toloi che ha invece sottolineato i meriti del Napoli,  un gruppo che spaventa le inseguitrici (Milan su tutte) e inizia a correre da solo. Il tutto in un ambiente del tutto ostile: oltre i soliti cori razzisti verso i napoletani, sempre deplorevoli perchè insignificanti e privi di ironia, si sono verificati anche degli episodi di intimidazione all'esterno dello stadio dopo la partita, che hanno coinvolto il prof. Bruno Siciliano e i figli (salvi grazie all'intervento dei carabinieri). Situazioni sinceramente vergognose, frutto di inciviltà e poca intelligenza. Restano comunque le sei lunghezze di vantaggio in classifica sulla seconda che non sono poche, ed anche se il campionato e' ancora lungo si continua a volare con questo grande Napoli. Qui c'è solo da sognare, mentre le altre si leccano le ferite e pertanto ci tappiamo le orecchie (proprio come ha fatto Elmas) dinanzi alla stupidità antisportiva altrui, perchè in fin dei conti ci basta essere pieni di Napoli, e di null'altro. E questo concetto fa evidentemente tanto male (perciò si consigliano le cure psichiatriche ai soggetti che non sanno interpretare e vivere lo sport in quanto tale).

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Ci tappiamo le orecchie dinanzi alla stupidità antisportiva, ci basta essere pieni del Napoli in fuga"

di Napoli Magazine

06/11/2024 - 23:55

NAPOLI - Il Napoli vola, forte della sua maturità tecnica, tattica, fisica e di squadra. La vittoria contro l'Atalanta è stata una nuova perla, da aggiungere alle altre collezionate sui campi d'Italia e d'Europa. In tanti, complice l'assenza di Kvaratskhelia (tenuto a riposo in via precauzionale), speravano in un impiego di Raspadori al suo posto. In troppi, dopo aver letto il nome di Elmas tra i titolari prescelti da Spalletti, avevano storto il naso. E' tempo dunque di cospargersi il capo di cenere per costoro, ha avuto ragione il tecnico. Perche' non solo Elmas ha segnato il gol decisivo, ma ha anche tenuto testa all'impegno mostrando carattere e qualità. Al di la' del macedone, pero', colui il quale merita a mio avviso la palma di migliore in campo è stato ancora una volta Victor Osimhen. L'ho visto sinceramente dispiaciuto dopo il rigore concesso all'Atalanta per il suo involontario tocco di mano, ma la reazione avuta in seguito e' stata a dir poco portentosa: prima il gol di testa, su perfetto assist di Zielinski, dopo il corner battuto corto con Elmas, e poi la serie di finte, e contrasti vinti con l'inerme Demiral, prima di servire l'assist al bacio per Eljif. Decisivo Victor, decisivo Elmas, decisivo Spalletti. Il tutto con una squadra brava a non scomporsi in difesa, dove Kim continua a giganteggiare, spalleggiato dagli ottimi Di Lorenzo, Olivera e Juan Jesus, senza dimenticare il reattivo Meret, e grazie al lavoro di congiunzione disegnato da Lobotka, Anguissa e Zielinski, con i subentrati Ndombele e Politano che pure non hanno sfigurato. Se la mira di Lozano, essenzialmente nei duelli a centrocampo e negli assist per Osimhen, non e' stata delle migliori, va detto che nel contesto di squadra i rischi corsi dagli azzurri (al di la' della rocambolesca traversa colpita dagli orobici con Lookman) sono stati davvero pochi. Nonostante ciò, anche Gasperini si è aggiunto alla lista degli allenatori che hanno sentenziato a fine gara di non aver meritato la sconfitta. Ho onestamente apprezzato di piu' Toloi che ha invece sottolineato i meriti del Napoli,  un gruppo che spaventa le inseguitrici (Milan su tutte) e inizia a correre da solo. Il tutto in un ambiente del tutto ostile: oltre i soliti cori razzisti verso i napoletani, sempre deplorevoli perchè insignificanti e privi di ironia, si sono verificati anche degli episodi di intimidazione all'esterno dello stadio dopo la partita, che hanno coinvolto il prof. Bruno Siciliano e i figli (salvi grazie all'intervento dei carabinieri). Situazioni sinceramente vergognose, frutto di inciviltà e poca intelligenza. Restano comunque le sei lunghezze di vantaggio in classifica sulla seconda che non sono poche, ed anche se il campionato e' ancora lungo si continua a volare con questo grande Napoli. Qui c'è solo da sognare, mentre le altre si leccano le ferite e pertanto ci tappiamo le orecchie (proprio come ha fatto Elmas) dinanzi alla stupidità antisportiva altrui, perchè in fin dei conti ci basta essere pieni di Napoli, e di null'altro. E questo concetto fa evidentemente tanto male (perciò si consigliano le cure psichiatriche ai soggetti che non sanno interpretare e vivere lo sport in quanto tale).

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com