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VIDEO CONF - Napoli, Spalletti: 'Dobbiamo mettere tutte le nostre energie nella prossima partita, Mertens e Osimhen dal 1'? Possibile, Di Lorenzo rientrerà con l'Empoli"
16.04.2022 15:04 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia del match contro la Roma. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine":

 

 

- E' cambiato qualcosa dal punto di vista emotivo dopo le vittorie di Milan e Inter?

 

"Noi non possiamo giocare le partite dei nostri avversari, anzi, pensare di poterlo fare diventa pericoloso perché è un dispendio di energie maggiore. Noi potevamo provare a non perdere la partita precedente contro la Fiorentina ma ormai è andata. Per i numeri, quella partita riduce le nostre possibilità, ma non cambia niente per le nostre intenzioni perché dobbiamo provare a vincere più partite possibili. Dobbiamo mettere tutte le energie e le intenzioni per la prossima".

 

 

- Che partita deve essere questa contro la Roma?

 

"La partita con la Roma è un'insidia per noi, come noi lo siamo per loro. Vincerà la squadra che si sentirà più minacciata e che avrà più la percezione del pericolo. Chi sarà più esecutiva nei comportamenti, e l'atteggiamento durante la partita, vincerà. Non si vince solo spronando la squadra, dobbiamo essere intelligenti contro un avversario forte".

 

 

- Mertens e Osimhen possono giocare dal primo minuto?


"Possibile. Hanno giocato anche nel secondo tempo con la Fiorentina e insieme possono giocare. Quando la partita era in parità c'erano entrambi in campo, poi in alcuni momenti ci siamo allungati. I tifosi chiedono entrambi titolari? Bhe, anche quelli dell'università hanno scritto le proprie formazioni e in 5 hanno scritto 5 formazioni diverse, poi c'è una che ha cambiato anche modulo. (Rivolto ad un giornalista, ndr) Mi dai la tua formazione? Insigne, Mertens, Lozano ed Osimhen e dietro Lobotka e Anguissa? Tu lasci comunque fuori gente importante come Zielinski e Fabian, però siamo d'accordo che devono giocare in 11".

 

 

- Fabian come sta? Non è in un buon momento fisicamente...


"L'ho visto meglio, è sulla via per tornare al top della forma, ha meno fastidio dopo aver sofferto un po' con la pubalgia. E' uno che si può scegliere dall'inizio".

 

 

- Come sta Zielinski? E sugli infortunati? Visto che mancano due giorni alla partita ci può dire se Di Lorenzo e Petagna possono recuperare?

 

"Di Lorenzo non ci sarà, rientrerà direttamente alla prossima contro l'Empoli. Petagna lo valuterò bene domani, ma le sensazioni sono positive. Chiaro che bisogna fare anche una valutazione collettiva e generale riguardo il numero di giocatori da portare visto che 23 già ci sono. Durante la settimana abbiamo fatto buonissimi allenamenti, ovviamente nell'ultimo è chiaro che si abbasserà il peso del lavoro, ma si vede la freschezza, la brillantezza e la capacità mentale di reagire. Zielinski sta bene, ho visto un buon allenamento anche oggi. Gli allenamenti sono stati buoni, tutti a buon livello, poi negli ultimi si abbassa il volume del lavoro e si va con cose più corte per la brillantezza".

 

- Siete stati la miglior difesa del campionato fino all'ultima giornata. Come si spiega questo calo difensivo?

 

"La fase di possesso è la nostra forza. Quando si fa la fase di non possesso rischiamo di prendere gol. Se noi diamo il pallino del gioco agli avversari è più facile andare in difficoltà visto che la nostra è una squadra tecnica, leggera e fantasiosa che evita delle cose all'interno della partita, specie dal punto di vista fisico. Per fare ciò bisogna gestire diversamente i momenti delle partite e probabilmente siamo stati meno bravi in fase di possesso".

 

 

- Si rimprovera qualcosa?


"In queste partite in casa potevamo sicuramente fare meglio e saltare addosso alla classifica, invece abbiamo avuto troppe difficoltà. Questa è la cosa che mi ha dato più da pensare, ma quando sembra molto difficile c'è sempre il futuro che è aperto e la possibilità di organizzare qualcosa per delle opportunità e si va a rigiocarci le opportunità rimaste".

 

 

- Farà all-in? Metterà tutto sul piatto o gestirà?


"Non ho mai giocato a poker, non ho tempo, ma di certo non abbiamo mai gestito niente, per infondere suggestione agli avversari siamo sempre andati avanti guardando in faccia tutti per vincere contro chiunque. Non abbiamo mai gestito e non gestiremo mai niente per vincere le partite".

 

 

- Ci spiega il momento di forma di Zielinski e Fabian, possono restare fuori dai titolari?


"Io li difendo tutti, volevo dire che sono due forti, altrettanto forti. Zielinski è un giocatore forte con grandissime qualità, in futuro lo farà vedere e si collocherà nei top. Ci sono equilibri da mantenere, ma durante una partita dei cambiamenti ci sono stati, ma accettiamo le idee di tutti".

 

 

- Quanto si sposano con la pericolosità le caratteristiche di tecnica e fantasia che lei ha precedentemente citato?


"Dipende, soprattutto dai livelli. Se ci si mette qualità ed estro si diventa pericolosi, ma dobbiamo misurare le dosi perché può essere un veleno e una medicina. Nei primi 30 minuti con la Fiorentina abbiamo avuto almeno 3 situazioni per far gol, poi c'è stato un periodo della gara dove loro sembravano andare più forte gestendo palla e poi abbiamo preso gol che non possiamo prendere, ed un attimo prima del gol potevamo mettere Mertens davanti al portiere facile ma non ci siamo riusciti. Sono valutazioni da fare in maniera approfondita senza eccesso di delusione".

 

 

- Con la Fiorentina si è provato spesso il lancio lungo per Osimhen. E' qualcosa di provato ma non riuscito o una loro iniziativa? Forse era meglio per Lozano?


"Questa è una cosa che abbiamo analizzato, c'è stato qualche lancio di troppo, ma con la Fiorentina che aggrediva alta non c'era troppa possibilità di giocare palla sui piedi. C'era da avere distanze più corte, su quello si poteva fare diversamente, fare il corto-lungo e metterla dietro, se la distanza diventa ampia stare corti sulla pallata diventa difficile risalire, ma era un modo per trarre vantaggio. Ad esempio su una palla incrociata proprio Insigne è tornato indietro, ma era stato messo di là e poteva andare, ma l'analisi l'abbiamo fatta anche noi. Il calcio è un po' cambiato non siamo più negli anni '90".

 

 

Su Mourinho...


"Di Mourinho apprezzo molto la capacità di farti arrivare ciò che pensa, mi ricorda mio fratello Marcello (ride, ndr), oggi tutti scrivono che non l'ho mai battuto, è vero, in questo momento si avvia a diventare una leggenda e vincere una sfida contro di lui può diventare anche una cosa passata. L'ambizione è fare bene e battere questa leggenda".

 

Emanuele Petrarca

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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16/04/2024 - 15:04

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia del match contro la Roma. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine":

 

 

- E' cambiato qualcosa dal punto di vista emotivo dopo le vittorie di Milan e Inter?

 

"Noi non possiamo giocare le partite dei nostri avversari, anzi, pensare di poterlo fare diventa pericoloso perché è un dispendio di energie maggiore. Noi potevamo provare a non perdere la partita precedente contro la Fiorentina ma ormai è andata. Per i numeri, quella partita riduce le nostre possibilità, ma non cambia niente per le nostre intenzioni perché dobbiamo provare a vincere più partite possibili. Dobbiamo mettere tutte le energie e le intenzioni per la prossima".

 

 

- Che partita deve essere questa contro la Roma?

 

"La partita con la Roma è un'insidia per noi, come noi lo siamo per loro. Vincerà la squadra che si sentirà più minacciata e che avrà più la percezione del pericolo. Chi sarà più esecutiva nei comportamenti, e l'atteggiamento durante la partita, vincerà. Non si vince solo spronando la squadra, dobbiamo essere intelligenti contro un avversario forte".

 

 

- Mertens e Osimhen possono giocare dal primo minuto?


"Possibile. Hanno giocato anche nel secondo tempo con la Fiorentina e insieme possono giocare. Quando la partita era in parità c'erano entrambi in campo, poi in alcuni momenti ci siamo allungati. I tifosi chiedono entrambi titolari? Bhe, anche quelli dell'università hanno scritto le proprie formazioni e in 5 hanno scritto 5 formazioni diverse, poi c'è una che ha cambiato anche modulo. (Rivolto ad un giornalista, ndr) Mi dai la tua formazione? Insigne, Mertens, Lozano ed Osimhen e dietro Lobotka e Anguissa? Tu lasci comunque fuori gente importante come Zielinski e Fabian, però siamo d'accordo che devono giocare in 11".

 

 

- Fabian come sta? Non è in un buon momento fisicamente...


"L'ho visto meglio, è sulla via per tornare al top della forma, ha meno fastidio dopo aver sofferto un po' con la pubalgia. E' uno che si può scegliere dall'inizio".

 

 

- Come sta Zielinski? E sugli infortunati? Visto che mancano due giorni alla partita ci può dire se Di Lorenzo e Petagna possono recuperare?

 

"Di Lorenzo non ci sarà, rientrerà direttamente alla prossima contro l'Empoli. Petagna lo valuterò bene domani, ma le sensazioni sono positive. Chiaro che bisogna fare anche una valutazione collettiva e generale riguardo il numero di giocatori da portare visto che 23 già ci sono. Durante la settimana abbiamo fatto buonissimi allenamenti, ovviamente nell'ultimo è chiaro che si abbasserà il peso del lavoro, ma si vede la freschezza, la brillantezza e la capacità mentale di reagire. Zielinski sta bene, ho visto un buon allenamento anche oggi. Gli allenamenti sono stati buoni, tutti a buon livello, poi negli ultimi si abbassa il volume del lavoro e si va con cose più corte per la brillantezza".

 

- Siete stati la miglior difesa del campionato fino all'ultima giornata. Come si spiega questo calo difensivo?

 

"La fase di possesso è la nostra forza. Quando si fa la fase di non possesso rischiamo di prendere gol. Se noi diamo il pallino del gioco agli avversari è più facile andare in difficoltà visto che la nostra è una squadra tecnica, leggera e fantasiosa che evita delle cose all'interno della partita, specie dal punto di vista fisico. Per fare ciò bisogna gestire diversamente i momenti delle partite e probabilmente siamo stati meno bravi in fase di possesso".

 

 

- Si rimprovera qualcosa?


"In queste partite in casa potevamo sicuramente fare meglio e saltare addosso alla classifica, invece abbiamo avuto troppe difficoltà. Questa è la cosa che mi ha dato più da pensare, ma quando sembra molto difficile c'è sempre il futuro che è aperto e la possibilità di organizzare qualcosa per delle opportunità e si va a rigiocarci le opportunità rimaste".

 

 

- Farà all-in? Metterà tutto sul piatto o gestirà?


"Non ho mai giocato a poker, non ho tempo, ma di certo non abbiamo mai gestito niente, per infondere suggestione agli avversari siamo sempre andati avanti guardando in faccia tutti per vincere contro chiunque. Non abbiamo mai gestito e non gestiremo mai niente per vincere le partite".

 

 

- Ci spiega il momento di forma di Zielinski e Fabian, possono restare fuori dai titolari?


"Io li difendo tutti, volevo dire che sono due forti, altrettanto forti. Zielinski è un giocatore forte con grandissime qualità, in futuro lo farà vedere e si collocherà nei top. Ci sono equilibri da mantenere, ma durante una partita dei cambiamenti ci sono stati, ma accettiamo le idee di tutti".

 

 

- Quanto si sposano con la pericolosità le caratteristiche di tecnica e fantasia che lei ha precedentemente citato?


"Dipende, soprattutto dai livelli. Se ci si mette qualità ed estro si diventa pericolosi, ma dobbiamo misurare le dosi perché può essere un veleno e una medicina. Nei primi 30 minuti con la Fiorentina abbiamo avuto almeno 3 situazioni per far gol, poi c'è stato un periodo della gara dove loro sembravano andare più forte gestendo palla e poi abbiamo preso gol che non possiamo prendere, ed un attimo prima del gol potevamo mettere Mertens davanti al portiere facile ma non ci siamo riusciti. Sono valutazioni da fare in maniera approfondita senza eccesso di delusione".

 

 

- Con la Fiorentina si è provato spesso il lancio lungo per Osimhen. E' qualcosa di provato ma non riuscito o una loro iniziativa? Forse era meglio per Lozano?


"Questa è una cosa che abbiamo analizzato, c'è stato qualche lancio di troppo, ma con la Fiorentina che aggrediva alta non c'era troppa possibilità di giocare palla sui piedi. C'era da avere distanze più corte, su quello si poteva fare diversamente, fare il corto-lungo e metterla dietro, se la distanza diventa ampia stare corti sulla pallata diventa difficile risalire, ma era un modo per trarre vantaggio. Ad esempio su una palla incrociata proprio Insigne è tornato indietro, ma era stato messo di là e poteva andare, ma l'analisi l'abbiamo fatta anche noi. Il calcio è un po' cambiato non siamo più negli anni '90".

 

 

Su Mourinho...


"Di Mourinho apprezzo molto la capacità di farti arrivare ciò che pensa, mi ricorda mio fratello Marcello (ride, ndr), oggi tutti scrivono che non l'ho mai battuto, è vero, in questo momento si avvia a diventare una leggenda e vincere una sfida contro di lui può diventare anche una cosa passata. L'ambizione è fare bene e battere questa leggenda".

 

Emanuele Petrarca

 

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