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ON AIR - Napoli Basket, l'ex Morena: "Razzismo? Caso spinoso, ma credo a Juan Jesus"
23.03.2024 17:14 di Napoli Magazine

Mimmo Morena, ex giocatore del Napoli Basket, ha parlato a Radio Marte: "Il caso Acerbi? Argomento spinoso, diventa sempre più importante perché vediamo spesso i calciatori mettere la mano davanti alla bocca per evitare che si leggano i loro labiali a volte compromettenti. Nell'agonismo c'è sempre stato il battibecco, non sappiamo cosa Acerbi abbia detto a Juan Jesus ma sicuramente il brasiliano non si è inventato nulla. Del resto conosciamo tutti il valore dell'uomo Juan Jesus. Certo, questo tema è molto sentito, un professionista che peraltro gioca nella Nazionale, in un grande club, ha il compito di sapersi comportare non solo a livello di prestazioni sportive, ma anche a livello di dialettica. Razzismo nel basket? In 35 anni di carriera da giocatore non ho mai avuto squadre solo "caucasiche", ho sempre giocato con compagni di ogni colore, estrazione sociale e nazionale. Sul parquet non mi è mai capitato di sentire offese razziste, certo sfottò tra compagni di squadra, ma mai offese per il colore della pelle. Del resto, afroamericani, serbi, croati, lituani, italiani, il basket è sempre stato multietnico fin dalle sue origini. Al di là, poi, dell'imbecille di turno che dagli spalti ti urla "terrone" o altre cose, a me personalmente subire certe offese mi caricava terribilmente".

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ON AIR - Napoli Basket, l'ex Morena: "Razzismo? Caso spinoso, ma credo a Juan Jesus"

di Napoli Magazine

23/03/2024 - 17:14

Mimmo Morena, ex giocatore del Napoli Basket, ha parlato a Radio Marte: "Il caso Acerbi? Argomento spinoso, diventa sempre più importante perché vediamo spesso i calciatori mettere la mano davanti alla bocca per evitare che si leggano i loro labiali a volte compromettenti. Nell'agonismo c'è sempre stato il battibecco, non sappiamo cosa Acerbi abbia detto a Juan Jesus ma sicuramente il brasiliano non si è inventato nulla. Del resto conosciamo tutti il valore dell'uomo Juan Jesus. Certo, questo tema è molto sentito, un professionista che peraltro gioca nella Nazionale, in un grande club, ha il compito di sapersi comportare non solo a livello di prestazioni sportive, ma anche a livello di dialettica. Razzismo nel basket? In 35 anni di carriera da giocatore non ho mai avuto squadre solo "caucasiche", ho sempre giocato con compagni di ogni colore, estrazione sociale e nazionale. Sul parquet non mi è mai capitato di sentire offese razziste, certo sfottò tra compagni di squadra, ma mai offese per il colore della pelle. Del resto, afroamericani, serbi, croati, lituani, italiani, il basket è sempre stato multietnico fin dalle sue origini. Al di là, poi, dell'imbecille di turno che dagli spalti ti urla "terrone" o altre cose, a me personalmente subire certe offese mi caricava terribilmente".