Calcio
L'ANALISI - Cerchione: "Il Napoli segue Conte, Pioli, Italiano e De Zerbi"
26.04.2024 23:33 di Napoli Magazine

Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

Scudetto targato Simone Inzaghi?
“Simone Inzaghi, con questo scudetto, entra nella storia dell’Inter. In tre anni ha vinto sei titoli. Qualcuno dirà coppette ma, intanto, lui ce l’ha fatta. È il terzo allenatore più vincente della storia dei nerazzurri. È cresciuto tanto in un percorso in cui ha fallito al primo anno ma che, in questa stagione, denota tutti i suoi meriti. Personalmente, credo meriti un rinnovo con aumento di ingaggio”.

È stata l’Inter dei record in questa stagione.
“L’Inter ha praticamente bissato un suo stesso record, raggiunto anche dal Napoli nella passata stagione. Quello, cioè, di vittoria con giornate di anticipo, ovvero cinque. Ai nerazzurri era già capitato nel 2006/2007, al Napoli la scorsa stagione, alla Juventus nel 2018/2019, al Torino nel 1947/1948 e la Fiorentina nel 1955/1956. Unica squadra a raggiungere questo record per due volte nella storia, pertanto, è stata l’Inter. Inoltre, in 33 gare la squadra di Inzaghi è sempre andata a segno. Considerando il finale della passata stagione, le partite diverrebbero 41. È una vittoria maturata anche negli anni, dunque. Anche le dieci vittorie di fila in un anno solare sono un record che nessuno ha saputo raggiungere”.

L’Inter ha beneficiato della serenità di spogliatoio che non ha accompagnato la stagione degli azzurri?
“Uno spogliatoio che si è sfaldato a Napoli. Cosa che non è successa a Milano. Anche lo stesso Spalletti ha lasciato perché si era stancato. Si è parlato del rinnovo di Kvara, che non è arrivato mentre è stato rinnovato a dieci milioni Osimhen. Il problema principale, quest’anno, è stato quello economico. Ribadisco che un’azienda come il Napoli, che gestisce altre venticinque aziende satellite, come i calciatori, non può affidarsi alla gestione di un solo uomo. È in questi casi che subentrano i dirigenti come Marotta”.

I nomi più vicini alle prossime panchine di A?
“Partiamo dal Milan che, visti gli ultimi risultati, con ogni probabilità saluterà Pioli. Si parla di Conte, Lopetegui, De Zerbi e Sarri come probabili sostituti. Qualcuno addirittura ha fatto il nome di Fonseca, ma forse si aggiungerebbero troppi nomi. Per la Juventus, invece, è corsa a due tra Conte e Motta. Sul futuro di Allegri, Giuntoli è stato molto criptico. La società felsinea, invece, avrebbe la volontà di confermare Thiago Motta. In caso di addio, si valutano Italiano, Juric, Palladino e Gilardino. Il Napoli sonda sempre i soliti nomi, quali Conte, Pioli, Italiano e De Zerbi. Alla Fiorentina potrebbero approdare Aquilani, Gilardino o Palladino. Si esclude Calzona per i viola”.

Quali sono le sue previsioni sulla corsa alla Champions?
“Ci sono ancora 15 punti a disposizione e, per assurdo, il Napoli potrebbe ancora puntare al quinto posto. Il problema, tuttavia, è che non si possono fare previsioni sugli azzurri. Da un Napoli che guadagna un punto con il Frosinone e zero contro l’Empoli non ci si può attendere continuità di analisi. D’altronde, le difficoltà sono evidenti, e non serviva certo il solo Kim Min-jae per fare bottino pieno contro queste avversarie… Sono certe di una qualificazione, a mio avviso, Milan e Juventus, oltre l’Inter. Restano due posti per le contendenti”.

Crede che l’Atalanta pagherà gli impegni di coppa nella corsa alla Champions?
“Vedo la squadra di Gasperini troppo in forma per poter pagare gli impegni di coppa. Se devo escludere una squadra, scelgo la Roma. I giallorossi hanno perso meritatamente contro il Bologna, una sconfitta senza appello. La squadra di Motta mi ha sorpreso molto, mentre i capitolini non mi hanno convinto. I bergamaschi, invece, corrono davvero tanto”.

Quali sono i numeri del disastro targato Napoli?
“Il Napoli è undicesimo in classifica per gol subiti, a quota 41. Inoltre, pur essendo la squadra con le percentuali più alte di possesso palla, gli azzurri sono secondi per numero di cartellini rossi. È un grosso cortocircuito. Il Napoli è diciottesimo per numero di clean sheet, ma al primo posto per numero di allenatori cambiati…”.

La Roma si giocherà le chance di ambire alla Champions contro gli azzurri, nel prossimo turno.
“Quest’anno si è abbassata ulteriormente la quota per l’Europa, sintomo di un campionato più combattuto. I punti sono equamente suddivisi. Va ricordato, però, che la Roma ha fatto un cambio passo decisivo, Basti pensare che Mourinho, da une media punti di 1,64, ha lasciato i giallorossi con una media pari a 1,60. Vanno riconosciuti i meriti di De Rossi nel valorizzare i suoi uomini. La prossima gara, contro gli azzurri, sarà la partita più importante di tutto il turno di campionato, in cui i capitolini misureranno la propria prontezza e gli azzurri la propria reazione”.

Il nuovo che avanza di questa settimana?
“Oggi parleremo di Maat Daniel Caprini, diciottenne della Fiorentina Under 19. In Primavera 1 ha collezionato 9 gol e 5 assist in 26 presenze. In Coppa Primavera ha invece totalizzato 2 gol e 1 assist in 5 presenze. È una punta centrale che sa svariare su tutto il fronte d’attacco. È partito dalle giovanili del Novara. Il suo contratto scadrà nel giugno del 2026. È ben strutturato, essendo alto un metro e 80”.

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L'ANALISI - Cerchione: "Il Napoli segue Conte, Pioli, Italiano e De Zerbi"

di Napoli Magazine

26/04/2024 - 23:33

Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

Scudetto targato Simone Inzaghi?
“Simone Inzaghi, con questo scudetto, entra nella storia dell’Inter. In tre anni ha vinto sei titoli. Qualcuno dirà coppette ma, intanto, lui ce l’ha fatta. È il terzo allenatore più vincente della storia dei nerazzurri. È cresciuto tanto in un percorso in cui ha fallito al primo anno ma che, in questa stagione, denota tutti i suoi meriti. Personalmente, credo meriti un rinnovo con aumento di ingaggio”.

È stata l’Inter dei record in questa stagione.
“L’Inter ha praticamente bissato un suo stesso record, raggiunto anche dal Napoli nella passata stagione. Quello, cioè, di vittoria con giornate di anticipo, ovvero cinque. Ai nerazzurri era già capitato nel 2006/2007, al Napoli la scorsa stagione, alla Juventus nel 2018/2019, al Torino nel 1947/1948 e la Fiorentina nel 1955/1956. Unica squadra a raggiungere questo record per due volte nella storia, pertanto, è stata l’Inter. Inoltre, in 33 gare la squadra di Inzaghi è sempre andata a segno. Considerando il finale della passata stagione, le partite diverrebbero 41. È una vittoria maturata anche negli anni, dunque. Anche le dieci vittorie di fila in un anno solare sono un record che nessuno ha saputo raggiungere”.

L’Inter ha beneficiato della serenità di spogliatoio che non ha accompagnato la stagione degli azzurri?
“Uno spogliatoio che si è sfaldato a Napoli. Cosa che non è successa a Milano. Anche lo stesso Spalletti ha lasciato perché si era stancato. Si è parlato del rinnovo di Kvara, che non è arrivato mentre è stato rinnovato a dieci milioni Osimhen. Il problema principale, quest’anno, è stato quello economico. Ribadisco che un’azienda come il Napoli, che gestisce altre venticinque aziende satellite, come i calciatori, non può affidarsi alla gestione di un solo uomo. È in questi casi che subentrano i dirigenti come Marotta”.

I nomi più vicini alle prossime panchine di A?
“Partiamo dal Milan che, visti gli ultimi risultati, con ogni probabilità saluterà Pioli. Si parla di Conte, Lopetegui, De Zerbi e Sarri come probabili sostituti. Qualcuno addirittura ha fatto il nome di Fonseca, ma forse si aggiungerebbero troppi nomi. Per la Juventus, invece, è corsa a due tra Conte e Motta. Sul futuro di Allegri, Giuntoli è stato molto criptico. La società felsinea, invece, avrebbe la volontà di confermare Thiago Motta. In caso di addio, si valutano Italiano, Juric, Palladino e Gilardino. Il Napoli sonda sempre i soliti nomi, quali Conte, Pioli, Italiano e De Zerbi. Alla Fiorentina potrebbero approdare Aquilani, Gilardino o Palladino. Si esclude Calzona per i viola”.

Quali sono le sue previsioni sulla corsa alla Champions?
“Ci sono ancora 15 punti a disposizione e, per assurdo, il Napoli potrebbe ancora puntare al quinto posto. Il problema, tuttavia, è che non si possono fare previsioni sugli azzurri. Da un Napoli che guadagna un punto con il Frosinone e zero contro l’Empoli non ci si può attendere continuità di analisi. D’altronde, le difficoltà sono evidenti, e non serviva certo il solo Kim Min-jae per fare bottino pieno contro queste avversarie… Sono certe di una qualificazione, a mio avviso, Milan e Juventus, oltre l’Inter. Restano due posti per le contendenti”.

Crede che l’Atalanta pagherà gli impegni di coppa nella corsa alla Champions?
“Vedo la squadra di Gasperini troppo in forma per poter pagare gli impegni di coppa. Se devo escludere una squadra, scelgo la Roma. I giallorossi hanno perso meritatamente contro il Bologna, una sconfitta senza appello. La squadra di Motta mi ha sorpreso molto, mentre i capitolini non mi hanno convinto. I bergamaschi, invece, corrono davvero tanto”.

Quali sono i numeri del disastro targato Napoli?
“Il Napoli è undicesimo in classifica per gol subiti, a quota 41. Inoltre, pur essendo la squadra con le percentuali più alte di possesso palla, gli azzurri sono secondi per numero di cartellini rossi. È un grosso cortocircuito. Il Napoli è diciottesimo per numero di clean sheet, ma al primo posto per numero di allenatori cambiati…”.

La Roma si giocherà le chance di ambire alla Champions contro gli azzurri, nel prossimo turno.
“Quest’anno si è abbassata ulteriormente la quota per l’Europa, sintomo di un campionato più combattuto. I punti sono equamente suddivisi. Va ricordato, però, che la Roma ha fatto un cambio passo decisivo, Basti pensare che Mourinho, da une media punti di 1,64, ha lasciato i giallorossi con una media pari a 1,60. Vanno riconosciuti i meriti di De Rossi nel valorizzare i suoi uomini. La prossima gara, contro gli azzurri, sarà la partita più importante di tutto il turno di campionato, in cui i capitolini misureranno la propria prontezza e gli azzurri la propria reazione”.

Il nuovo che avanza di questa settimana?
“Oggi parleremo di Maat Daniel Caprini, diciottenne della Fiorentina Under 19. In Primavera 1 ha collezionato 9 gol e 5 assist in 26 presenze. In Coppa Primavera ha invece totalizzato 2 gol e 1 assist in 5 presenze. È una punta centrale che sa svariare su tutto il fronte d’attacco. È partito dalle giovanili del Novara. Il suo contratto scadrà nel giugno del 2026. È ben strutturato, essendo alto un metro e 80”.