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IL PARERE - Renica: "Il Napoli deve ripartire confermando i migliori, Calzona ha poche responsabilità, le colpe sono della società"
23.04.2024 14:18 di Napoli Magazine

NAPOLI - Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte: “Calzona ha poche responsabilità: ne ha di più chi l’ha presentato come il salvatore della patria, esaltando il suo arrivo come un novello mago Merlino. Con lui sono tornati i problemi di prima, anche se anche lui ha le sue responsabilità, come la scelta di mandare in campo Simeone all’88’, la sostituzione di Kvara che è l’unico che può cambiarti la partita o la gestione dei campioni che forse poteva essere fatta in modo diverso. La realtà è che quest’anno la società si è indebolita e la squadra l’ha seguita a ruota: perdere Formisano, Giuntoli e Spalletti non è stato un bene. È arrivato Garcia che ha dichiarato di non aver visto il Napoli e gli ha cambiato identità. Poi Mazzarri che ha avuto tanti infortuni e la Coppa d’Africa che gli ha tolto Osimhen per settimane. Il punto debole principale del Napoli è stata ed è la difesa, intesa come reparto non come lavoro di squadra inefficace. Si prende sempre gol da cross laterale: gli avversari fanno gol fotocopia. I giocatori con i cambi allenatori sono andati in confusione, anche io ho vissuto un momento complicato in occasione del secondo scudetto perso, anche se in quel caso arrivammo comunque secondi. I giocatori scendono sempre in campo per vincere ma la squadra è stata distrutta. Di solito gli attori principali di un successo o di un fallimento nel calcio sono società, giocatori e allenatore, ma quelle principali in questo caso sono della società. Garcia è stato destituito del proprio ruolo, la presenza di De Laurentiis negli spogliatoi gli ha probabilmente tolto potere. La Champions League era un traguardo raggiungibile. Come uscire dal momento di crisi? Tenendo i giocatori migliori: non bisogna affatto mandare via tutti come leggo da più parti, questi sono giocatori straordinari. Lobotka, Di Lorenzo, Politano, Kvaratskhelia devono restare, fosse per me terrei anche Osimhen. Non bisogna ‘approfittare’ del caos del momento per far cassa. La stessa gestione di Zielinski è stata mal condotta: io avrei tenuto anche lui, non si può destituire un giocatore di quel valore come ha fatto il Napoli escludendolo dalla lista UEFA”.

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IL PARERE - Renica: "Il Napoli deve ripartire confermando i migliori, Calzona ha poche responsabilità, le colpe sono della società"

di Napoli Magazine

23/04/2024 - 14:18

NAPOLI - Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte: “Calzona ha poche responsabilità: ne ha di più chi l’ha presentato come il salvatore della patria, esaltando il suo arrivo come un novello mago Merlino. Con lui sono tornati i problemi di prima, anche se anche lui ha le sue responsabilità, come la scelta di mandare in campo Simeone all’88’, la sostituzione di Kvara che è l’unico che può cambiarti la partita o la gestione dei campioni che forse poteva essere fatta in modo diverso. La realtà è che quest’anno la società si è indebolita e la squadra l’ha seguita a ruota: perdere Formisano, Giuntoli e Spalletti non è stato un bene. È arrivato Garcia che ha dichiarato di non aver visto il Napoli e gli ha cambiato identità. Poi Mazzarri che ha avuto tanti infortuni e la Coppa d’Africa che gli ha tolto Osimhen per settimane. Il punto debole principale del Napoli è stata ed è la difesa, intesa come reparto non come lavoro di squadra inefficace. Si prende sempre gol da cross laterale: gli avversari fanno gol fotocopia. I giocatori con i cambi allenatori sono andati in confusione, anche io ho vissuto un momento complicato in occasione del secondo scudetto perso, anche se in quel caso arrivammo comunque secondi. I giocatori scendono sempre in campo per vincere ma la squadra è stata distrutta. Di solito gli attori principali di un successo o di un fallimento nel calcio sono società, giocatori e allenatore, ma quelle principali in questo caso sono della società. Garcia è stato destituito del proprio ruolo, la presenza di De Laurentiis negli spogliatoi gli ha probabilmente tolto potere. La Champions League era un traguardo raggiungibile. Come uscire dal momento di crisi? Tenendo i giocatori migliori: non bisogna affatto mandare via tutti come leggo da più parti, questi sono giocatori straordinari. Lobotka, Di Lorenzo, Politano, Kvaratskhelia devono restare, fosse per me terrei anche Osimhen. Non bisogna ‘approfittare’ del caos del momento per far cassa. La stessa gestione di Zielinski è stata mal condotta: io avrei tenuto anche lui, non si può destituire un giocatore di quel valore come ha fatto il Napoli escludendolo dalla lista UEFA”.