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FOCUS NM - Inter-Napoli: dalla sconfitta di San Siro alla voglia di rivalsa contro la Samp, ecco i 5 spunti del giorno dopo
05.01.2023 17:08 di Napoli Magazine

NAPOLI - Inter-Napoli (1-0): dalla sconfitta di San Siro alla voglia di rivalsa contro la Samp, ecco i 5 spunti del giorno dopo.

 
1) Partiamo da un presupposto: il Napoli ha ampiamente meritato di perdere a San Siro contro l'Inter. Gli azzurri hanno prodotto fin troppo poco per poter anche solo pensare di impensierire una squadra forte ed all'ultima spiaggia, spinta da quasi 80.000 tifosi, come quella allenata da Inzaghi. Condizione fisica precaria? Rilassamento momentaneo dovuto al grande vantaggio? Toccherà a Spalletti capirlo.
 
 
2) La sosta è stata anomala e lunga, proprio per questo, almeno nelle prime giornate, meriterebbero maggior fiducia quei giocatori che già nelle amichevoli invernali avevano dimostrato di essere più in condizione degli altri. Sensazioni confermate anche al Meazza: Raspadori, Ndombele ed Elmas, in tal senso, si sono candidati per una maglia dal 1' in vista del match con la Sampdoria. Staremo a vedere.
 
 
3) Capitolo arbitraggio: Sozza ha condotto bene la gara per lunghi tratti, per carità. Invochiamo da sempre una maggiore scorrevolezza del gioco per cui ben venga questo tipo di decisioni. Ma una cosa è risultata palese sin dall'inizio: ai vari Barella, Skriniar e Darmian è stato permesso di tutto. Kvaratskhelia non ha inciso, non è ancora nemmeno al 50% del suo potenziale, ma è già tanto che ieri sia riuscito ad uscire dal campo su due gambe senza particolari problemi. Non conta la provenienza dell'arbitro, qui si tratta di attributi e capacità di gestione. Rivedibile.
 
 
4) Il lavoro di Spalletti, d'ora in avanti, sarà fondamentale. L'allenatore azzurro non dovrà gestire tanto l'aspetto tecnico, fisico o tattico (tutto tornerà a funzionare solo con il passare dei giorni) quanto quello mentale. Le tante chiacchiere di questi mesi e la lunga assenza dal campo, infatti, potrebbero aver creato qualche piccolo problema al gruppo azzurro. Anche soltanto a livello inconscio. Sarà dunque vitale tornare ad isolarsi per continuare a remare uniti nella stessa direzione, come accaduto da agosto a novembre d'altra parte. Fiducia.
 
 
5) Ora, dopo la prima vera sconfitta stagionale (quella con il Liverpool non ha infatti inciso in alcun modo), sarà importante reagire nel modo più corretto. Serviranno mentalità, coraggio e quel pizzico di rabbia che le grandi squadre sanno mettere in campo dopo una battuta d'arresto. Contro la Sampdoria al Ferraris, dunque, non ci sono dubbi che gli azzurri avranno voglia di rivalsa. Spalletti e la squadra in fondo lo sanno bene, non conta guardare la classifica poiché la corsa andrà fatta soltanto su loro stessi. Il vantaggio, non enorme ma comunque importante, parla chiaro: ora tutto dipenderà dal Napoli. Passo dopo passo.
 
 
Simone Santacroce 
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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05/01/2024 - 17:08

NAPOLI - Inter-Napoli (1-0): dalla sconfitta di San Siro alla voglia di rivalsa contro la Samp, ecco i 5 spunti del giorno dopo.

 
1) Partiamo da un presupposto: il Napoli ha ampiamente meritato di perdere a San Siro contro l'Inter. Gli azzurri hanno prodotto fin troppo poco per poter anche solo pensare di impensierire una squadra forte ed all'ultima spiaggia, spinta da quasi 80.000 tifosi, come quella allenata da Inzaghi. Condizione fisica precaria? Rilassamento momentaneo dovuto al grande vantaggio? Toccherà a Spalletti capirlo.
 
 
2) La sosta è stata anomala e lunga, proprio per questo, almeno nelle prime giornate, meriterebbero maggior fiducia quei giocatori che già nelle amichevoli invernali avevano dimostrato di essere più in condizione degli altri. Sensazioni confermate anche al Meazza: Raspadori, Ndombele ed Elmas, in tal senso, si sono candidati per una maglia dal 1' in vista del match con la Sampdoria. Staremo a vedere.
 
 
3) Capitolo arbitraggio: Sozza ha condotto bene la gara per lunghi tratti, per carità. Invochiamo da sempre una maggiore scorrevolezza del gioco per cui ben venga questo tipo di decisioni. Ma una cosa è risultata palese sin dall'inizio: ai vari Barella, Skriniar e Darmian è stato permesso di tutto. Kvaratskhelia non ha inciso, non è ancora nemmeno al 50% del suo potenziale, ma è già tanto che ieri sia riuscito ad uscire dal campo su due gambe senza particolari problemi. Non conta la provenienza dell'arbitro, qui si tratta di attributi e capacità di gestione. Rivedibile.
 
 
4) Il lavoro di Spalletti, d'ora in avanti, sarà fondamentale. L'allenatore azzurro non dovrà gestire tanto l'aspetto tecnico, fisico o tattico (tutto tornerà a funzionare solo con il passare dei giorni) quanto quello mentale. Le tante chiacchiere di questi mesi e la lunga assenza dal campo, infatti, potrebbero aver creato qualche piccolo problema al gruppo azzurro. Anche soltanto a livello inconscio. Sarà dunque vitale tornare ad isolarsi per continuare a remare uniti nella stessa direzione, come accaduto da agosto a novembre d'altra parte. Fiducia.
 
 
5) Ora, dopo la prima vera sconfitta stagionale (quella con il Liverpool non ha infatti inciso in alcun modo), sarà importante reagire nel modo più corretto. Serviranno mentalità, coraggio e quel pizzico di rabbia che le grandi squadre sanno mettere in campo dopo una battuta d'arresto. Contro la Sampdoria al Ferraris, dunque, non ci sono dubbi che gli azzurri avranno voglia di rivalsa. Spalletti e la squadra in fondo lo sanno bene, non conta guardare la classifica poiché la corsa andrà fatta soltanto su loro stessi. Il vantaggio, non enorme ma comunque importante, parla chiaro: ora tutto dipenderà dal Napoli. Passo dopo passo.
 
 
Simone Santacroce 
 
 
Napoli Magazine
 
 
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