Iel Corriere dello Sport analizza il summit andato in scena nella giornata di marted, tra la drigenza azzurra, Antonio Conte e Giffredi, l'agente dì Di Lorenzo: "Il tecnico è andato via intorno alle 17.30; Giuffredi alle 19.30; mentre Manna è rimasto in hotel. Il lavoro del ds, a proposito di diplomazia, sarà centrale: servono pazienza e cura per ricucire questo strappo profondo, ma le infinite e collettive manifestazioni di stima e fiducia faranno di certo riflettere Di Lorenzo. A sua volta legato da un contratto fino al 2028, con opzione al 2029, ma anche finito seriamente nel mirino della Juventus: un’ingombrante ombra in bianco e nero e un principio di ipotetico accordo personale che però continua a frantumarsi sul muro di cemento armato costruito dal Napoli. La storia, in questa fase, è questa: non è una questione di trattativa con la Juve, di prezzo, di offerta da migliorare o di eventuali contropartite tecniche a coté, perché De Laurentiis e Manna non trattano. E Conte, beh, non vuole neanche sentirne parlare.
di Napoli Magazine
12/06/2024 - 09:16
Iel Corriere dello Sport analizza il summit andato in scena nella giornata di marted, tra la drigenza azzurra, Antonio Conte e Giffredi, l'agente dì Di Lorenzo: "Il tecnico è andato via intorno alle 17.30; Giuffredi alle 19.30; mentre Manna è rimasto in hotel. Il lavoro del ds, a proposito di diplomazia, sarà centrale: servono pazienza e cura per ricucire questo strappo profondo, ma le infinite e collettive manifestazioni di stima e fiducia faranno di certo riflettere Di Lorenzo. A sua volta legato da un contratto fino al 2028, con opzione al 2029, ma anche finito seriamente nel mirino della Juventus: un’ingombrante ombra in bianco e nero e un principio di ipotetico accordo personale che però continua a frantumarsi sul muro di cemento armato costruito dal Napoli. La storia, in questa fase, è questa: non è una questione di trattativa con la Juve, di prezzo, di offerta da migliorare o di eventuali contropartite tecniche a coté, perché De Laurentiis e Manna non trattano. E Conte, beh, non vuole neanche sentirne parlare.