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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, tutti pazzi per amore!"
08.03.2023 22:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tutti pazzi, per amore. E' come se si fosse perduta la cognizione del tempo. Gigantografie nei vicoli, statuette a San Gregorio Armeno, torte ad imitazione della Zolla Gialla. Aurelio Primo che parla di vittoria in Champions perché il campionato è archiviato da tempo. Intanto, la Lazio passa al Maradona ed è un semplice incidente di percorso. Una bazzecola, dopo l'Inter (4 gennaio). Dura l'ex sed l'ex, cioè Sarri che era il Comandante che aveva dimenticato lo scudetto in albergo. Fa meno male? Forse. Certo è che per un tempo abbondante aveva messo in scacco il certaldese, giovandosi della superiorità (di giornata) di Vecino (gran gol, ma assist improvvido di Kvara, càpita), Milinkovic-Savic e Luis Alberto, rispetto al trio Anguissa-Lobotka-Zielinski. Non so che partita hanno visto le solite voci di dentro, per quanto mi riguarda non ho visto difesa ad oltranza dei laziali bensì un'accorta ragnatela - spesso in mezzo al campo - a cancellare tutte le possibili, solite triangolazioni degli azzurri che, stranamente, erano lenti di pensiero. Non è successo nulla, soltanto un avvertimento di Eupalla a non credersi invincibili. Avvertimento che vale anche per il popolo azzurro, smanioso da tempo di trasformare Napoli in Rio de Janeiro in tempo di Carnaval. Ora qualcuno mi potrebbe far notare che da tempo avevo considerato chiuso il discorso campionato, e resto della stessa idea. Ma avevo - si ricordi - invitato a tirare fuori dai cassetti sciarpe e bandiere e non a sventolarle anzitempo. Un invito alla maturità, perché proprio non sopporto che altri dicano: eccoli, i soliti napoletani sempre pronti a feste, farine e forche. Voler credere, far credere, che tutto è compiuto potrebbe indurre qualche pezzo da novanta a pensare che qui ho compiuto l'impresa, ho regalato una realtà che era stata per troppo tempo un sogno, ora posso andare via. Non è un caso che Osimhen abbia dichiarato proprio ora che il suo sogno nel cassetto si chiama Premier League. Perciò, si resetti tutto e si pensi all'Atalanta, intensamente. Ed alla pratica Eintracht per approdare per la prima volta ai quarti della Champions. A buoni inteditori, poche parole.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, tutti pazzi per amore!"

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08/03/2024 - 22:00

NAPOLI - Tutti pazzi, per amore. E' come se si fosse perduta la cognizione del tempo. Gigantografie nei vicoli, statuette a San Gregorio Armeno, torte ad imitazione della Zolla Gialla. Aurelio Primo che parla di vittoria in Champions perché il campionato è archiviato da tempo. Intanto, la Lazio passa al Maradona ed è un semplice incidente di percorso. Una bazzecola, dopo l'Inter (4 gennaio). Dura l'ex sed l'ex, cioè Sarri che era il Comandante che aveva dimenticato lo scudetto in albergo. Fa meno male? Forse. Certo è che per un tempo abbondante aveva messo in scacco il certaldese, giovandosi della superiorità (di giornata) di Vecino (gran gol, ma assist improvvido di Kvara, càpita), Milinkovic-Savic e Luis Alberto, rispetto al trio Anguissa-Lobotka-Zielinski. Non so che partita hanno visto le solite voci di dentro, per quanto mi riguarda non ho visto difesa ad oltranza dei laziali bensì un'accorta ragnatela - spesso in mezzo al campo - a cancellare tutte le possibili, solite triangolazioni degli azzurri che, stranamente, erano lenti di pensiero. Non è successo nulla, soltanto un avvertimento di Eupalla a non credersi invincibili. Avvertimento che vale anche per il popolo azzurro, smanioso da tempo di trasformare Napoli in Rio de Janeiro in tempo di Carnaval. Ora qualcuno mi potrebbe far notare che da tempo avevo considerato chiuso il discorso campionato, e resto della stessa idea. Ma avevo - si ricordi - invitato a tirare fuori dai cassetti sciarpe e bandiere e non a sventolarle anzitempo. Un invito alla maturità, perché proprio non sopporto che altri dicano: eccoli, i soliti napoletani sempre pronti a feste, farine e forche. Voler credere, far credere, che tutto è compiuto potrebbe indurre qualche pezzo da novanta a pensare che qui ho compiuto l'impresa, ho regalato una realtà che era stata per troppo tempo un sogno, ora posso andare via. Non è un caso che Osimhen abbia dichiarato proprio ora che il suo sogno nel cassetto si chiama Premier League. Perciò, si resetti tutto e si pensi all'Atalanta, intensamente. Ed alla pratica Eintracht per approdare per la prima volta ai quarti della Champions. A buoni inteditori, poche parole.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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