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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Kvara, un gol di eterna bellezza che ferma le lancette del tempo e consegna il Napoli alla Storia!"
12.03.2023 22:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un 2-0 sontuoso, con un Kvara letteralmente di un altro pianeta ed un Rrahmani che ha completato la festa. Il Napoli che ha battuto l'Atalanta merita un plauso speciale, perchè i tre punti ottenuti non sono stati per nulla facili ed hanno dato un segnale forte dopo l'ultima sconfitta. Al termine dei primi 45 minuti, con le porte inviolate, l'idea che potesse esserci un nuovo rischio beffa si era avvertito nell'aria, ma così non è stato. Di fronte non c'era il "catenacciaro" Sarri, ma l'astuto Gasperini, che se l'e' giocata a testa alta, provando a sfruttare al meglio le carte a disposizione con lo scorrere dei minuti. Al tecnico nerazzurro, pertanto, vanno i complimenti per aver disputato una partita ordinata, a tratti snervante, ed assolutamente di livello. La sua analisi post gara, inoltre, è stata lucida ed onesta, con i doverosi meriti attribuiti ai padroni di casa. Volendo però focalizzarci sul momento chiave dell'intero incontro bisogna puntare l'attenzione al 60° minuto, è stato l'attimo in cui le lancette del tempo si sono fermate, mentre Kvaratskhelia accomodava a terra i propri avversari, uno dopo l'altro, ubriacandoli di finte, un istante prima di scoccare il tiro che lo ha consegnato alla storia. E' stato tra i gol piu' belli che ho visto a Fuorigrotta, e non a caso nelle pagelle post gara gli ho assegnato un 10, come mai mi era capitato di attribuire nella mia carriera giornalistica iniziata 24 anni fa sulle pagine di "Napoli Magazine". Ecco, questo gesto tecnico lo iscrive di diritto tra i big del calcio per l'eternità, oltre che per l'assoluta bellezza, perchè ha di fatto cucito un altro grosso pezzo di scudetto sulle maglie del Napoli. Chiaramente l'auspicio per Khvicha è che sia solo l'inizio di una lunga serie di perle, come quelle già mostrate ad inizio campionato: ogni amante del football potrà solo apprezzarle e goderne pienamente. Dopo questo momento, il raddoppio di Rrahmani ha posto definitivamente fine alle velleita' bergamasche di rientrare in partita. E peccato anche per la sforbiciata di Osimhen, parata da Musso: avesse centrato l'angolo giusto avremmo dovuto cambiare il simbolo sulle Figurine Panini! Con Meret out nel riscaldamento pre partita per un dolore al polso, una piacevolissima sorpresa (e conferma) è stata Gollini: straordinario nell'avvio dell'azione dal basso, sempre pronto con il passaggio di prima per il compagno piu' vicino, ed il rinvio al momento opportuno, ha fatto capire di essere un estremo difensore di qualita' oltre che perfetto per il calcio moderno. Anche la grandissima parata su Ruggeri, da posizione defilata, testimonia la sua lucidità in un frangente in cui il risultato poteva essere messo in discussione. E' una sicurezza tra i pali e si vede. Il tutto mentre Kim, definito da Spalletti non per eccesso di buonismo il miglior difensore del mondo, sembrava uno stantuffo irrefrenabile pronto a chiudere qualsiasi varco gli si aprisse davanti agli occhi. Bene Di Lorenzo, bene Amir (con la ciliegina sulla torta del gol), da rivedere Olivera: ancora troppo distante da Kvara e poco fluido nei dialoghi sulla catena di sinistra. Con Zielinski bene a tratti, infatti, il gioco si e' sviluppato molto dalle parti di Politano (vicino al gol di sinistro ed anche lui su altissimi livelli). Matteo non ha fatto rimpiangere l'assenza di Lozano, e non è poco. A centrocampo il solito Lobotka a tutto campo, ottimamente coadiuvato da Anguissa. Mentre Osimhen stavolta e' stato un diesel: primo tempo interlocutorio, poi pian piano devastante, fino alla sforbiciata strepitosa. Una prestazione generosa complessivamente del Napoli, che anche con i subentrati Juan Jesus, Elmas e Ndombele ha mantenuto standard importanti (per Simeone e Zerbin, invece, giusto il tempo di prendere confidenza con il terreno di gioco). Clic finale: solo applausi, avanti il prossimo! Già avverto nell'atmosfera la voglia di chiamare i propri figli Khvicha, Kim e Victor! Hanno ragione i tifosi e fanno bene a gioire. Con una moderata euforia, è tempo di iniziare a colorare d'azzurro la città!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Kvara, un gol di eterna bellezza che ferma le lancette del tempo e consegna il Napoli alla Storia!"

di Napoli Magazine

12/03/2024 - 22:00

NAPOLI - Un 2-0 sontuoso, con un Kvara letteralmente di un altro pianeta ed un Rrahmani che ha completato la festa. Il Napoli che ha battuto l'Atalanta merita un plauso speciale, perchè i tre punti ottenuti non sono stati per nulla facili ed hanno dato un segnale forte dopo l'ultima sconfitta. Al termine dei primi 45 minuti, con le porte inviolate, l'idea che potesse esserci un nuovo rischio beffa si era avvertito nell'aria, ma così non è stato. Di fronte non c'era il "catenacciaro" Sarri, ma l'astuto Gasperini, che se l'e' giocata a testa alta, provando a sfruttare al meglio le carte a disposizione con lo scorrere dei minuti. Al tecnico nerazzurro, pertanto, vanno i complimenti per aver disputato una partita ordinata, a tratti snervante, ed assolutamente di livello. La sua analisi post gara, inoltre, è stata lucida ed onesta, con i doverosi meriti attribuiti ai padroni di casa. Volendo però focalizzarci sul momento chiave dell'intero incontro bisogna puntare l'attenzione al 60° minuto, è stato l'attimo in cui le lancette del tempo si sono fermate, mentre Kvaratskhelia accomodava a terra i propri avversari, uno dopo l'altro, ubriacandoli di finte, un istante prima di scoccare il tiro che lo ha consegnato alla storia. E' stato tra i gol piu' belli che ho visto a Fuorigrotta, e non a caso nelle pagelle post gara gli ho assegnato un 10, come mai mi era capitato di attribuire nella mia carriera giornalistica iniziata 24 anni fa sulle pagine di "Napoli Magazine". Ecco, questo gesto tecnico lo iscrive di diritto tra i big del calcio per l'eternità, oltre che per l'assoluta bellezza, perchè ha di fatto cucito un altro grosso pezzo di scudetto sulle maglie del Napoli. Chiaramente l'auspicio per Khvicha è che sia solo l'inizio di una lunga serie di perle, come quelle già mostrate ad inizio campionato: ogni amante del football potrà solo apprezzarle e goderne pienamente. Dopo questo momento, il raddoppio di Rrahmani ha posto definitivamente fine alle velleita' bergamasche di rientrare in partita. E peccato anche per la sforbiciata di Osimhen, parata da Musso: avesse centrato l'angolo giusto avremmo dovuto cambiare il simbolo sulle Figurine Panini! Con Meret out nel riscaldamento pre partita per un dolore al polso, una piacevolissima sorpresa (e conferma) è stata Gollini: straordinario nell'avvio dell'azione dal basso, sempre pronto con il passaggio di prima per il compagno piu' vicino, ed il rinvio al momento opportuno, ha fatto capire di essere un estremo difensore di qualita' oltre che perfetto per il calcio moderno. Anche la grandissima parata su Ruggeri, da posizione defilata, testimonia la sua lucidità in un frangente in cui il risultato poteva essere messo in discussione. E' una sicurezza tra i pali e si vede. Il tutto mentre Kim, definito da Spalletti non per eccesso di buonismo il miglior difensore del mondo, sembrava uno stantuffo irrefrenabile pronto a chiudere qualsiasi varco gli si aprisse davanti agli occhi. Bene Di Lorenzo, bene Amir (con la ciliegina sulla torta del gol), da rivedere Olivera: ancora troppo distante da Kvara e poco fluido nei dialoghi sulla catena di sinistra. Con Zielinski bene a tratti, infatti, il gioco si e' sviluppato molto dalle parti di Politano (vicino al gol di sinistro ed anche lui su altissimi livelli). Matteo non ha fatto rimpiangere l'assenza di Lozano, e non è poco. A centrocampo il solito Lobotka a tutto campo, ottimamente coadiuvato da Anguissa. Mentre Osimhen stavolta e' stato un diesel: primo tempo interlocutorio, poi pian piano devastante, fino alla sforbiciata strepitosa. Una prestazione generosa complessivamente del Napoli, che anche con i subentrati Juan Jesus, Elmas e Ndombele ha mantenuto standard importanti (per Simeone e Zerbin, invece, giusto il tempo di prendere confidenza con il terreno di gioco). Clic finale: solo applausi, avanti il prossimo! Già avverto nell'atmosfera la voglia di chiamare i propri figli Khvicha, Kim e Victor! Hanno ragione i tifosi e fanno bene a gioire. Con una moderata euforia, è tempo di iniziare a colorare d'azzurro la città!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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